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Pubblicata il 20/01/2011
Una Volta Ancora, Ancoro un Volto.

(Incido i paradossi che m'hai donato)

Ho una mente stellata e i colori nella voce,
il petto cavo a contenere il buio e il silenzio
di luci in gestazione per nuove aurore.
anche se è bianca, la bugia del giorno.
Rifletto i miei numeri dentro le ossa,
curvando il tempo nel raggio delle ciglia.

(sulle maglie delle catene)

Svestivo l'armatura tra le mura dei libri,
masticavo l'acciaio e poi la rosa di labbra
a futura memoria di mille universi incompiuti,
chiudendoti nelle parentesi di palpebre chiuse,
già fucilate dopo piccole ore senza finestre
sulla solitudine dell'io arrotolato in embrione.
Voci di schiuma scivolano sulla mia confusione.

(portate con leggerezza)

Divido le orde delle visioni in fiori e spine,
tracimate sulla carta di semantiche nuove,
nel sacrificio di un futuro che più non so.

(dall'anima nuda)
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la sento tanto triste, la più triste di tutte quelle che ho letto. Perchè ti sento arreso a quelle catene che ti legano l'anima anche se sono catene leggere, che non soffocano ma comunque impediscono all'anima di espandersi. E' un volto che ami ancora, cui hai di nuovo assegnato un posto fisso nel tuo cuore(l'ancoraggio) nonostante il proposito di cambiare rotta. Nel tuo cuore c'è tanto amore, ancora tante aurore che aspettano di colorarsi ...e quella bugia è bianca, colore non colore, freddo e in oriente simbolo di lutto.
Però l'ami e per quell'amore immoli il tuo futuro, attribuendo al dolore di quelle spine significati nuovi. Non so se è un sacrificio reale, se cioè a te sembra di sacrificare il tuo futuro sull'altare di un amore che ti ha fatto tanto soffrire o in realtà, fatte la divisionee arrivi alla conclusione che le rose erano più delle spine.
Io credo che...tu debba andare dove ti porta il cuore. Perchè è "meglio un rimorso che un rimpianto".
l'ho molto sentita. Ovviamente così come lho capita.
un abbraccio
eos

il 20/01/2011 alle 20:05

beh, c'è un collegamento con la tua precedente, in piu' mi sembra con una sorta di bilancio, come quasi un voler prender le distanze da un passato che forse non ti aiuta nella tua ricerca...c'è una gran tristezza in quelle piccole ore chiuse senza finestre, sulla solitudine dell' io arrotolato in embrione, il disastro dell'incomunicabilità? Un grande abbraccio caro axel

il 20/01/2011 alle 21:30

interpreti sempre in profondità
Grazie della tua presenza
un abbraccio
Ax

il 21/01/2011 alle 11:27

e un grande abbraccio a te, carissimo!
Ax

il 21/01/2011 alle 11:28

molto ricca di emozioni contrapposte, la prima strofa per me è la prima anche in espressività, "rifletto i miei numeri dentro le ossa" il verso che ho preferito, ancora un Volto ancora una Poesia, bravo Ax da Rich.

il 21/01/2011 alle 11:44

grazie Rich, obrigado...
Ax

il 21/01/2011 alle 13:44

Va capita in profondità questa tua poesia axel,
secondome è una sofferenza passata che ti fa scrivere versi bellissimi e ben articolati.
Vedrai che tutto prima o poi si sistemerà.

Buna domenica.
Marygiò

il 23/01/2011 alle 19:57