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Pubblicata il 18/01/2011
Profuma di gelsomino la tua presenza,
leggera come pioggia a primavera.
Eri bella con i tuoi grembiuli freschi di bucato,
con la rosa delle tue guance
e la tua dolce aria ingenua.
Rivedo i tuoi capelli raccolti,
le tue dita affusolate,
le tue morbide gonne fiorite,
il tuo sorriso velato di tenerezza e di rimprovero.
Tu non parlavi mai di te,
eri donna d’altri tempi,
io, adolescente impaziente e inquieta,
ero troppo giovane per capire davvero chi eri.
Precipizi di silenzio ti hanno ghermita,
dall’alto del dirupo vedo
le tue esili braccia aggrappate alla roccia
abbandonare la presa…..
Mi rifugio dentro anfratti di paura
e non riesco più a guardarti.
Ora vedo solo le tue lenzuola
madide di sudore e di morte.
Non seppi mai davvero
se fu la malattia a rubarti
l’ultimo palpito di vita,
o fu l’urlo che non ha mai avuto voce
a strozzarti il respiro.
Ora che il tempo ha sedimentato il dolore
e appannato lo specchio dei ricordi,
madre, solo ora so quanto ti amavo.
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Una dedica molto intensa, dolorosa ed emozionante, un viaggio nei ricordi della nostalgia per arrivare a capire finalmente la misura del tuo amore per lei, la grandezza del bene che portavi nel cuore.
Molto bella, piaciuta ed apprezzata tanto.
Con affetto,
helan

il 18/01/2011 alle 13:14

Dolce helan ti ringrazio di cuore
Moirym

il 18/01/2011 alle 13:57

è destino delle mamme non essere apprezzate da figlie adolescenti che forse anche per un fatto di crescita fanno loro la guerra e le contestano, non condividendo il loro modo d'essere nè capendolo.
Con gli anni e la maturità si capiscono tante cose, soprattutto quando ci si trova dall'altra parte e si ha di fronte una figlia adolescente.
Purtroppo tua madre non c'è più e non potrai più dirle ciò che ora hai capito.
Ma lei lo sa, lo sapeva anche allora: era stata ragazza con sua madre...
Mi rendo conto che questo non consola e che si vorrebbe tanto tornare indietro e comportarsi diversamente alla luce dell'attuale scoperta.
Bellissima e struggente la tua dedica. Credo che tua madre, lì dove si trova, ti ascolta.
ciao
eos

il 18/01/2011 alle 21:05

Ti ringrazio Eos di essere passata a regalarmi uno dei tuoi bellissimi commenti, spero proprio di risentirti
Con grande simpatia
Moirym

il 18/01/2011 alle 23:04

Una bella ode...dolce, triste, e autoriflessiva. Complimenti e saluti

il 19/01/2011 alle 08:17

Simone, mi fa molto piacere guardare e trovare un tuo messaggio.
Grazie
Moirym

il 19/01/2011 alle 13:53

bellissima poesia non ho parole per commentare..io ho perso mio padre ed è stato un dolore grandissimo ma mia madre è per me a 76 anni fonte di vita e sprizza energia da tutti i pori..ti sono vicina nel sentimento.. Snow

il 19/01/2011 alle 19:05

Sei molto cara Snow

il 21/01/2011 alle 00:59

Ha davvero un'intensità notevole questa tua dedica.
Si sente che è fatta col cuore in mano. Anche io, pensando a mia madre mi faccio delle domande, perchè quando era in vita davo tutto per scontato, invece adesso trovo risposte cui prima non pensavo, perchè da giovani si vede tutto diversamente. Come fai capire anche tu ci avviciniamo più adesso nei ricordi... non so come spiegarmi.
Sembra quasi che il cordone ombelicale non si sia mai rotto e che sia rimasto, invisibile, ma che sia rimasto...
Abbraccio
Fabio

il 28/01/2011 alle 00:23