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Pubblicata il 17/01/2011
Più non andrò tra ricami di fioriti sentieri
dove il cielo e l ’orizzonte si tengono per mano,
vibra tra mente e cuore la nostalgia di ieri
mentre vane parole s’involano lontano.

Vorrei fermare il tempo, quell’attimo fugace
di un breve autunno che intaglia ombre di gelo,
intrisa d’angoscia l’anima si tace
come un sole velato da un burrascoso cielo.


Siamo il nostro silenzio appena profanato,
Emozioni perdute e mai più ritrovate,
siamo musica triste di un violino stonato,
fiore appassito di un ricordo d’estate.


Brancolo tra i vicoli del cuore
vagheggiando di un sogno mai avverato,
pregando che raggiunga il suo torpore
nell’inganno di un sonno rabberciato,


affinchè questo amaro dolore raddolcisca
e con l’arrivo dell’alba si assopisca.
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Veramente bella questa tua poesia. Complimenti e saluti, simone

il 17/01/2011 alle 19:10

ciao simone, ti ringrazio
a rileggerti:)

il 17/01/2011 alle 21:09

Bellissima poesia piena di significati.Complimenti.Ciao.

il 18/01/2011 alle 08:34

Mi inchino alla bellezza della tua poesia!magnifica
alter

il 19/01/2011 alle 21:57

ciao luceblu, grazie per le tue parole.. a presto

il 19/01/2011 alle 23:43

ciao alter, ti ringrazio per le tue belle parole di apprezzamento e per avermi letto
a presto, ciao :)

il 19/01/2011 alle 23:56