Ho bisogno di questa tua bassa frequenza
torrido rigagnolo che si prosciuga
e scrivo in linea asciutta
in scrittura sconosciuta
mi piace il tuo insegnamento
le vocali del cosmo
e il fluttuare dell’aria nell’acqua
ad ogni ragione, ogni movimento
mi cede verso l’estremo campo
di là, l’abbandono
che suggerisce il taglio del bosco
solo il riverbero d’acceso
che acceca gli occhi.
Solo quelli, solo quelli.
Di profilo sei la scritta che si abbandona
e io tremo nell’inchiostro
vorrei dividerti e
appartenere a me
mi sembra troppo.