PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2011
Guarda, morente è l'azzurro del cielo
ascolta, dolce è il suon delle campane
sui monti posano le nubi un velo
scure diventan le cime lontane.

Stende la notte il suo nero mantello
che i secchi rami sembrano forare,
spicca soltanto per poco il castello,
sulla collina luminoso appare.

Sembra gemano del lor peso i monti
devon protegger della case i muri,
i focolari caldi e pur le fonti.

Strisciando mormora, fra i sassi duri,
il torrente e scivola sotto i ponti,
rientran le genti seguendo i tratturi.

( sonetto)
  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (2 voti)

Pennellata dopo pennellata vien fuori un acquerello con i colori del cielo, dei monti e delle nubi, col suono delle campane, col castello luminoso sulla collina, col torrente che mormora fra i duri sassi, scivolando sotto i ponti.....e le genti che rientrano seguendo i trattori....
E' un bellissimo sonetto/acquerello, delicatissimo nei colori e nello sfondo con tutti i particolari atti ad animarlo.
Bravissimo Giorgio, i miei complimenti come sempre e un plauso al tuo amore per la natura.
Un caro abbraccio,
helan

il 14/01/2011 alle 19:04

mi pare di vederlo questo quadro..complimenti. un saluto da ninetta.

il 14/01/2011 alle 19:12

dolce, rasserenante, bucolica. crei , con i tuoi versi, un paesaggio dove tutte le cose sono al loro posto ed hanno il loro significato che si stende come un mantello protettivo e riscalda l'anima.
un abbraccio
lilli

il 14/01/2011 alle 20:00

Cara helan mi hai fatto un commento molto più bello della poesia, ti ringrazio di cuore e ti stimo immensamente perchè hai una sensibilità molto vicina alla mia. Un forte abbraccio. Giorgio

il 14/01/2011 alle 23:12

E' vero è molto figurativo, ti ringrazio per le tue belle parole e ti saluto caramente. Giorgio

il 14/01/2011 alle 23:13

Lilli le tue parole infinitamente belle ed apprezzate mi hanno riempito di gioia. Grazie ed un forte abbraccio. Giorgio

il 14/01/2011 alle 23:15

Sonetto molto apprezzato come un fresco
acquerello ricco dei colri dell'amore, il più maturo e dolce.
Un abbracci

il 15/01/2011 alle 11:12

Grazie apprezzo moltissimo le tue parole che mi inondano di gioia. Un caro saluto. Giorgio

il 15/01/2011 alle 15:37

Ed io sono lì vicino a te ad osservare il quadro più bello della natura.
grazie Giorgio per questa tua poesia,
mi ha trasferito una emozione unica.

buon fine settimana
da Marygiò

il 15/01/2011 alle 18:15

Grazie marygiò, mi mancavano le tue belle parole ad incoraggiarmi ed infondermi gioia. Un fortissimo abbraccio. Giorgio

il 15/01/2011 alle 21:40

sarò una voce stonata ma io onestamente ci sento tanta malinconia in questo giungere della sera.
D'altra parte usi termini che attengono tutti alla tristezza: morente, scure, nero mantello,rami secchi, gemano e infine quel torrente che si trascina a fatica tra i sassi.
penso che il paesaggio faccia da specchio al tuo stato d'animo: tramonto del sole, fuori e dentro di te.
coraggio Giorno, passerà la sera, passerà l'inverno...
ti abbraccio
eos
PS
scusa il ritardo, mi era sfuggita

il 16/01/2011 alle 18:38

Si eos il sonetto è un piccolo inno alla natura in chiave minore perchè è lo sforzo di vedere il bello anche dove talvolta il mio animo non lo vede.
Forse la maggior parte delle mie poesie hanno questa nota di malinconia che contrasta con le bellezze descitte e forse ne accentua il contrasto.
Grazie per aver letto a fondo i miei versi.
Un carissimo saluto. Giorgio

il 16/01/2011 alle 22:30