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Pubblicata il 14/01/2011
Le mie nude braccia,
impallidivano davanti alla regina,
l’unica che non aveva il tempo di morire,
l’unica per cui lo scherno è un arma poco utile,
Sempre più grande, sempre piu saggia degli altri,
Non facevo in tempo a vedere i miei seni spuntare, che lei era li, sulla bocca di tutti,
“una puttana”, pensavo, “questo sei”,
ma lo faceva per piacere, mica per soldi,
e quanti la seguivano, per la sua avvenenza, chi per salvezza, chi per dolore.
Giurai a me stessa, che io no, non le avrei mai dato la mano,
quella mano cosi pallida quando mi passava accanto come un felino notturno,
non avrei sfiorato il suo pelo bruno e i suoi occhi infiniti.
Passò del tempo,
sento ancora parlare di lei,
e ogni tanto mi pare,la notte,
quando i gatti piangono come neonati affamati,
di sentire il suo riso,
il riso di chi, sicuro del suo universo,
sa di aver già vinto.
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Il difficile percorso di accettazione - non rassegnazione è lungo e tortuoso. L'eterna lotto contro chi in realtà ha sempre vinto. Davide contro Golia.
Brava

il 14/01/2011 alle 09:08

Il difficile percorso di accettazione - non rassegnazione è lungo e tortuoso. L'eterna lotto contro chi in realtà ha sempre vinto. Davide contro Golia.
Brava

il 14/01/2011 alle 09:08

la morte, la fine di tutto, è un pensiero che non ci abbandona.tutti , in una maniera o nell'altra la viviamo quotidianamente.chi non ha perso un parente, un amico ? i conflitti, le guerre , la povertà,ce la mostrano continuamente.la morte la rappresenti come colei che sadicamente prova piacere."io non le darò mai la mano" da bambina ti impauriva, ora sai che c'è, l'accetti, perchè sappiamo tutti che è ineluttabile.

il 14/01/2011 alle 10:44

so perchè,ma le nude braccia iniziali mi hanno riportato alla mente scene di eroinomani.
Forse sarà perchè è un tema che trattai qualche tempo fa,comunque rimanendo su questa mia impressione vi leggo una battaglia contro la dipendenza,poi mi sbaglierò come spesso faccio,ma fa lo stesso,ci ho messo la buona volontà :-)
Un sorriso da Viridiana.
P.s. comunque trovo che scrivi bene.

il 14/01/2011 alle 11:50

Come disse qualcuno un giorno, ognuno ci vede ciò che vuole, o forse ciò di cui ha più paura. bella la tua interpretazione, la morte richiama timori diversi. Grazie per leggermi sempre.

il 14/01/2011 alle 12:42

ciao jimbo. onorata della tua presenza.

il 14/01/2011 alle 12:43

vedi bene.un saluto

il 14/01/2011 alle 12:45

si sbagli. è un DESCRIZIONE DELLA MORTE. nON SONO UNA TOSSICODIPENDENTE NE HO TTRAVERSATO MOMENTI CHE MI HANNO CONDOTTO VICINO A LEI.FORTUNATAMENTE. gRAZIE CMQ SE TI è PIACIUTA.CIAO

il 15/01/2011 alle 12:13

Molto interessante quel tuo parlare della morte.
piaciuta tantissimo.
Marygiò

il 15/01/2011 alle 12:55

No lo so. volevo precisare. :D un saluto

il 15/01/2011 alle 13:28

grazie marygiò

il 15/01/2011 alle 13:29