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Pubblicata il 10/01/2011
Luce di sogno che inonda il mondo
ricurvo per il mio peso
avevo smesso di vedere, affaticato
rincorrevo le mie paure
ed esse si lasciavano afferrare.
Una strada dentro me
dovevo ritrovare, segno
dell’infinito amore che un dio
ha voluto donarmi,
un’anima meravigliosa
che mi guarda e mi da luce
mi prende come carne e mi lascia
come uomo.
Sono fatto di sole, di buio e di amore
ed ora l’uno ora l’altro
mi soggiace al fianco.
Fortuna è viverla questa vita, mentre,
l’orrendo e l’oblio si nascondono
dietro le piume scontate
di privilegi macchiati di sangue
dimentichi dell’essenza del padre.
Nessun regalo nessuno sconto
per chi vuol essere in pietà ed in gioia
artificio del proprio destino,
del proprio, sudato, volontario escorso.
Penzola la memoria libera di andare
lontano nel tempo, nello sfogo del mare
nelle terre da conquistare
nei cuori da domare
nel coraggio da spronare
nel sapere restare
nel resistente amore.
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è bellissima

il 10/01/2011 alle 13:32

Spero che tu abbia trovato quella strada dentro di te..Complimenti per la bellissima poesia colma di significati.Ciao.

il 10/01/2011 alle 14:15

grazie

il 10/01/2011 alle 21:14

si, l'ho trovata, mi capita di perderla e di perdermi, ma gli anni mi hanno dato un po' di esperienza su come ritrovare la mia strada, grazie

il 10/01/2011 alle 21:18

sei artefice della tua vita, bella da vivere anche se dura. ti sei perso ma un dio ti protegge.bellissimi versi.un abbraccio , ninetta.

il 10/01/2011 alle 21:51

profonda e bella :-) ciao

il 10/01/2011 alle 22:51

ultimamente il perdersi è come il segno del bisogno di un nuovo assetto; quindi la ricerca di positività anche espressiva, grazie

il 11/01/2011 alle 16:22

merci beaucoup!

il 11/01/2011 alle 16:23