PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/01/2011
Affondo il mio passo di granito
nella sabbia delle corsie..
Ti raggiungo, sosto davanti al tuo lettino
mentre sogni terre sconfinate;
sei ferito.

La tua ala sanguinate
non ha più la forza delle lunghe traversate.
Sei ferito.
abbracci lembi di cielo
mentre pronunci un nome, il tuo nome,
per non dimenticarlo,
per non perdere la strada d’azzurro asfalto
che ti riconduca al faro
orfano dei tuoi sorrisi,
accarezzato dall’ultimo asfodelo
come gladio di Luce divina
a diradare ombre d’esistenza.

Lotta, lotta, lotta
non permettere che la vita diserti le tue vene
sròsati ancora di pure meraviglie,
inebriati ancora d’infinito.

Carlito, figlio mio…
Io te lo chiedo ”Vivi !

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Carlito non è mio figlio, ma un giovane conosciuto anni fa sul sito, si firmava Carlos Sbastos, ma presto cominciai a chiamarlo "Carlito".
da tempo non pubblica più, ma io vi vorrei invitare a leggere le sue poesie, cercate Sbastos e lo farete rivivere.
Grazie
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oops! correggo- sanguinante

il 03/01/2011 alle 17:05

lo cercherò Anna stanne sicura.
Marygiò

il 03/01/2011 alle 17:27

ascolterò il tuo consiglio miamur :-) ciao

il 03/01/2011 alle 17:38

Ho letto le poesie di "carlito"e ho trovato i suoi versi
pieni di ferite non rimarginate , di sofferenza, forse paura. Molto belle. Anche la tua però non è niente male anzi direi ottima. ciao. adriana

il 03/01/2011 alle 19:15

ho letto alcune poesie di carlos e le ho trovate splendide.si può sapere perchè è scomparso? parli di un ricovero in ospedale, era una metafora?

il 03/01/2011 alle 19:47

sono certa che lo farai cara Marygio...

il 03/01/2011 alle 22:33

più in là, su consiglio di un'amica pubblichò ancora qualcosa per ricordare Carlito. Grazie Astro

il 03/01/2011 alle 22:35

grazie Adriana, è la prima volta che noto la tua presenza, spero che mi darai subito l'opportunità di leggere cose tue, ti abbraccio e ti do il benvenuta su questo sito di pazzi sognatori

il 03/01/2011 alle 22:37

non si trattava di una metafora cara Ninetta, Carlito si trovava realmente ricoverato..

il 03/01/2011 alle 22:53

ho letto qualche sua poesia...hai ragione Anna...semplice, allo stesso tempo tormentato, ma anche pieno di gioia a volte, insomma una persona vera...peccato si perdano per strada tante belle persone, speriamo ritorni..ciao

il 04/01/2011 alle 10:06

se tu ad un certo punto disertassi questo sito io verrei a cercarti in capo al mondo, lo giuro!

il 04/01/2011 alle 10:18

Composizione sentita fino al midollo. Molto bella e
commovente. Ma poi, Carlito è riuscito a ritornare
al suo faro, oppure...
Un abbraccio

il 04/01/2011 alle 10:51

il suo blog IL GUARDIANO DEL FARO è abbandonato da tempo...

il 04/01/2011 alle 10:52

ho letto alcune poesie si carlito e l'ultima mi ha messo i brividi perchè alla luce di quanto dici mi sembra un testamento spirituale. Lo leggerò ancora perchè il suo "non morirò" si realizzi.
la tua poesia mi ha fatto venire un nodo in gola...è così toccante, soprattutto i quel grido finale: vivi, figlio mio!
bacioni
eos

il 04/01/2011 alle 10:55

lo sai cara, ho intrapreso questo cammino a ritroso grazie a te..

il 04/01/2011 alle 11:02

Cara Anny,ricordi, il nostro amico Carlo resterà sempre nel nostro cuore...Io ho continuato a cercarlo tramite telefono..e anche sul suo blog il faro...lasciandogli un messaggio...
Ma senza risposta...
E' il suo ricordo è sempre vivido dentro di me..
conservo alcune sue poesie, questa èl'ultima sua..
Per te Dory
In questo calar dell'estate

hai indossato l'armatura

senza scorta di seguaci,

con coraggio di un guerriero
ti sei imbattuta nei ricordi..

Non c'è freccia che può fermare

l'irresistibile voglia tua di ricordare

non c'è arco, non c'è trappola

hai cavalcato solitaria

affrontando la donna nera:

la Malinconia.

Hai preso la rincorsa senza fiato

l'hai varcata nel suo cuore.

Tu prediletta di esperienza e di saggezza

noi umili servi che delle tue dolci parole

rosicchiamo tutta la tua arte.

Dory, dolce Regina della poesia infinita

tu che sai con nobile fare

dividere a fette l'armonia

e distribuirla con tanto amore.
Tu che ci dai forza
ci allontani sempre

da questo mondo matto

e ci dipingi la vita con

i colori dell'arcobaleno
e poi rimandi in poesia.
Regina se tu ti arrendi ai ricordi
noi schiavi della tua gioia
saremo sempre prigionieri e con te moriremo.
Ricordati che una stella non è mai sola
se non ci credi, adesso guarda il cielo brilla una stella sorride per te Dory
Ciao Stella Regina.
CARLO SBASTOS

La rimetto con gioia , sperando che Carlo possa
leggerti e riprendere insieme il cammino della poesia!
Con affetto.
Dora





il 04/01/2011 alle 17:52

che stupenda poesia ti ha dedicato, quanto mi manca!!

il 04/01/2011 alle 18:59

Puoi dirlo ad alta voce Carlo ci manca tanto...
E non sapere più niente è doloroso!
Un abbraccio .
Dora

il 05/01/2011 alle 14:29