Alcuni versi li ho trafugati pari pari da una canzone di De Andrè, l'ho ascoltata recentemente ma ripetutamente cantata da Battiato, probabilmente anche lui ne è stato rapito, come me, e le mie povere righe non finiscono d'impallidire..
Grazie
Zz
Poesia bella, triste e fredda ma che ha in se stessa un germe di profondo calore. Un senso di amore e passione che supera le stagioni, lo spazio, il tempo.
Piaciuta molto.
Un caro abbraccio
Er
Un grande piacere per me trovare il tuo commento ai miei versi, che sandagli a fondo per trovarne recondite vene di significati, grazie Er
a presto rileggerci
Sergio
Ti ringrazio per il commento e per la considerzione sui versi, ne terrò conto.
Zordoz
Mi piace leggerti in silenzio Zz,
bellissima poesia molto profonda.
Marygiò
bella, bella ,bella.un invito ad andar via con la speranza che invece rimanga..saluti, ninetta.
Wow...dalla canzone del Faber alla tua poesia, due splendide creazioni...bellissime le immagini che hai scelto e crato, i versi nei loro suoni che misurate parole producono creno una rarefazione che solo il gelo dell'inverno ci fa provare, come la solitudine, come l'inconsistenza di qualcosa che vorremmo e ci sfugge...insomma che sei bravo l'ho sempre pensato, leggere poi testi come questo mi fa pensare che vai oltre il mio pensare...complimenti, ti abbraccio, andrea
Ah... Andrea ci sono versi che riletti a distanza di tempo, e questi sono tra quelli, sembra che siano altri, da quelli scritti allora e da quello che si scrive/sente ora, miracolo della poesia .. e del tempo. Grazie per avermici ricondoto con le tue belle, troppo belle, parole, Sergio