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Pubblicata il 22/12/2010
Sfugge L'Anima, Uscita All'Improvviso

(Non ci sono abissi)

Nel rumore di questa luce
apprendo le ciglia timide
che il vento grida piano,
in posa all'iride sirena
sullo scavo del petto scisso
dal tremore d'un segreto,
sposato a riccioli di nero.

(nel mondo piatto)

Era l'ora del cesello pieno
carpito al glicine a mezz'aria,
con un salto di colore intenso
al limite del limbo,
spogliando la catena
fra le nuvole smarrite,
sotto il culmine del cielo.

(di parole senza voce)

Nuotando nel sudario
d'universi in espansione
saremo atomi ferrosi.
Poi, il Nulla.

(dove l'Idea è sangue)
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la chiusa condensa un universo soggetto a proprie leggi, indifferente...sembra non ci sia via d'uscita, è un sudario, i nostri sogni saranno stritolati..una visione terribile e spietata nel suo realismo e nel suo disincanto, tristissima....bella sempre

il 22/12/2010 alle 12:05

Già il titolo di questa tua ultima mi ha colpito e poi l'incipit e le magnifiche metafore inserite che mi son piaciute molto, come il rumore della luce o il vento che grida....
Sempre geniale e bravo!.
Complimenti e abbracci,
helan

il 22/12/2010 alle 12:06

la pianta del glicine è considerata in Giappone come rappresentativa della coscienza dell'uomo, che si espande dai centri vitali dell'interiorità per interagire e influenzare il mondo esterno. Nel "lavoro" di cesello( penso durante uno dei viaggi sensuali) però qualcosa è andato storto", forse per quel segreto imprevisto e inaspettato e l'anima è sfuggita al corpo vagando nel"sudario di universi in espansione", dove trasporta la linfa vitale ma...è morte lì, l'universo è un'enorme tomba nella quale siamo immersi e poi non c'è che annientamento. Mi viene difficile spiegare la sensazione che provo alla lettura, forse perchè effettivamente è impossibile dare voce all'idea.
Sento un senso di vuoto, di estrema solitudine. Anche le metafore che usi evocano un universo di "inutile" ,di vuoto, di dolore fine a se stesso.
Direi che il momento dell'ispirazione non era proprio un bel momento.
Ma anche se così disillusa, mi piace molto, forse perchè ho un simile stato d'animo, o forse il mio stato d'animo me la fa sentire così.
ti abbraccio
eos

il 22/12/2010 alle 12:24

una vita piatta, poi solo atomi nell'infinito universo del nulla.

il 22/12/2010 alle 14:46

grazie del tuo commento, caro Arturo,
un abbraccio!
Ax

il 22/12/2010 alle 14:54

Lieto del tuo gradimento, carissima,
ti auguro una buona giornata!
Ax

il 22/12/2010 alle 14:55

purtroppo la fine "atomica" dell0universo passa proprio dall'ultimo stato della materia, il ferro, poi si disgregherà completamente anche la massa residua e rimarrà forse solo energia oscura... e poi, magari, si scatenerà un nuovo Big Bang e ci sarà un Mondo Nuovo...
Sempre interessante e geniale anche la tua lettura
Un abbraccio, Eos!
Ax

il 22/12/2010 alle 14:58

no, la piattezza è relegata in alcuni particolari, in realtà tutto è Caos in feroce mutazione... fino al nulla...
Grazie del passaggio!
axel

il 22/12/2010 alle 15:00

nel rumore di questa luce, la strofa che m'ha incantato, e per favore fa tornare a casa l'Anima, metti che si fermi al pub come Vernon...

il 22/12/2010 alle 18:48

Grazie my Dear, ma sono astemio... :-)
Un abbraccio!
Ax

il 22/12/2010 alle 19:36

piaciuta tutta molto bella :-) ciao

il 22/12/2010 alle 23:29

molto gentile, ciao!
Ax

il 23/12/2010 alle 08:24