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Utente eliminato
Pubblicata il 27/09/2002
Rumore d'immenso quando siedo qui:
una curva verde di vita silente
astrae il mio io in istanti vacui

Ora assaporo il tuo essere
nobile montagna:
nelle ali delle farfalle
che leggere sfiorano e poi accarezzano i tuoi declivi,
nell'aquila maestosa:
sentinella della tua pace
che grida roca la libertà
della tua potenza muta;
no, non muta
ma sussurrante maestose note
che l'astrazione del mio io percepisce
...lo spazio, la stasi
ti nascondi dietro il canto delle cicale
cosa sei? o sconfinata energia vitale
cosa doni a me? spettatore nel tuo teatro
non posso che viverti...viverti
chiudo gli occhi e chiedo di entrare
donami la tua maestosa fierezza
che io possa segnare un foglio
traccia di te agli uomini.

Voce muta, costante
racchiudi ogni emozione,
hai la pace del saggio,
delcivi turbati che ispirano,
meandri di conoscenza antica,
immagini di essenza vitale.
Tu, incontrollabile calma potente.
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