Giornata di maggio
Il caldo alito del mistral
fragoreggia tra i pini
soffocando il richiamo del vespro,
mentre giù al porto c'è stridio di pennoni.
Ho i nervi a fior di pelle.
Ardito alzarsi di flamenchi rosa
controvento e accarezzati dalla luce
fosca di polvere e iodio
delle saline di Giraud.
Debbo mettermi in moto.
Rom che preparano il campo,
cavalli che scalpitano
come il mio sangue,
zoccoli pronti a scolpir la battigia
La strada è già china,come serva, ai miei piedi
La Vergine Nera avanzerà sulla sabbia
tra schizzi d’acqua e di sale.
Consegnerà la chitarra flamenca
un lamentevole giro di do al maestrale
Viaggio ora con la mia ossessione
I miei nervi si stanno placando
mentre l'occhio accarezza laggiù
le mura e i donjons
della bella Aigues Mortes.
Anche oggi il mio cuore tzigano ha deciso una meta.