Ho letto anche la precedente Silvia, che poi è un tutt'uno con questa: ne appare come il naturale proseguimento. Poesie belle, essenziali, scolpite...e amare, nel consapevole dolore di perdersi talvolta nella dimensione del sé, del proprio tempo, delle occasioni perdute! Umanissima e a cuore aperto, metti a vivo la carne sofferente e il momentaneo abbandono. Ma sillabe, luci e impulsi sono lì, pronti a scintillare alla prima nuova favilla vitale.
Un abbraccio.
Max
Belle questre tue parole colme di significati relativi e profondi complimenti