Invece di sorbire ranocchie nel vino
deglutendo anche le ossa
meglio digerire pagine di settimanali.
Volti di bambini lacrimosi
mamme che si strappano i capelli
-tinti di frescura parrucchiera-
Uomini tronizzati
rintronati
detronizzati
e scazzati
Al vento le vostre favole
ragazze senza futuro da sguattere
sempre rampanti.
Carrieriste da modelle
ballerine di ottava fila
servitrici di cappuccini
-per cui infine si torna allo straccio-.
Vomitate sui libri
-carta da macero-
ruttate il vostro disgusto
in faccia ai pochi poeti
e masturbatevi davanti alle vostre icone
moderne,
post-moderne,
post scriptum
e quant’altro…
E con questo uccido anche l’eccetera,eccetera
vecchia memoria di tempo che fu
quando lo scritto era serio
-molto più serio-
come le vecchie puttane
dalla bocca cucita
ante-privacy e garante annesso.
Non so se finirla così
anche il gatto mi guarda pietoso
ma felinamente distante
ne invidio la sua pacatezza
la sua nonchalance
Invoco la clemenza al sonno
ma lui da rigido giudice
mi condanna a Morfeo
e a smaltire la sbornia
Domani il ricordo sarà molto vago
l’ho scritto così
sui due piedi
ora è un poco anche vostro
fatene ciò che vi pare
Bevo un sorso
e vado a dormire.
Prosit...