Io sono l’infinita transizione
la duna che si sfalda e poi riforma ad ogni alito di vento
oppure a detta di una di quelle brutte portinaie
sopravvissute solo nei romanzi parigini di successo:
“Un de ces va-et-vient d’enfer
qui saillissent de mégots et aussi de quelques crottes
le rez-de-chaussée de ce fichu bâtiment
du XVI”.
Ah. Io che già faccio parte dell’Accademia delle Terra Piatta
voglio ora inventarmi la Setta delle Donne Ragno.