Ognuno di noi deve imparare a conquistare la propria solitudine,la solitudine non è qualcosa da evitare,in questa nostra civiltà è da ricercare e viverla pienamente.Come si può amare se non si da spazio ad essa?Grazie ancora Ily
Quando scrivi queste poesie posso solo capire dai tuoi versi quanto tu abbia soffertro
Cara Ester,io non ho sofferto molto,nel senso che ho sempre reagito alla sofferenza cercando di coglierne il messaggio.Vedi,un sordo non può sapere cosè il silenzio,visto che non ha mai sentito il baccano.La felicità non può esistere senza la sofferenza.La sofferenza è una occasione per migliorarsi per comprendere dove stiamo sbagliando.La meta non è la felicità,la meta è per me la beatitudine e non ci vuole molto di materiale per essere beati.Un abbraccio forte Malcom
La nostra meta dovrebbe essere vivere intensamente sia il dolore sia la felicità che la vita stessa ci offre...e non possiamo fare nulla per gli altri se loro stessi non raggiungono la consapevolezza di questo e si ostinano a ricercare una felicità "finale" che non esiste...
La tua poesia mi ha fatto riflettere. Molto bella :-)
Ciao niki
Grazie Niki,sono felice di quello che dici.Certo bisogna non fuggire dalla vita ma comprenderla,questa si è la cosa più ardua.Ciao Malcom