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Pubblicata il 27/09/2002
La viscida Babilonia rigurgita
Borbottando innominabili liquori umani
Che escono dalle sue più interne viscere
Con un innominabile campionario
Di nomi anatomici

Ma senza consultarne gli orrori sopra atlanti
Lo si vede coi propri occhi attoniti
Si solo si prende una qualsiasi strada periferica o centrale
Di questo disgustoso intrico di nervi
Vedrai rifiuti su rifiuti di ignara umanità
Variamente sfatti dal vino o dal mancato amore
Che ti fissano da sopra panche e cancellate
Coi lineamenti squallidi
E l'occhio baudelairiano

Così, dicevo, vedrai la schifida
Congrega di costoro
E maledirai Cielo e Inferno pensando
Se diventerai ad essi simile oppur morrai
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mi piace molto questa tua visione delle cose complimenti

il 27/09/2002 alle 19:52