i pensieri di monnezza now

.......nella solitudine di una scialba aurora boreale
diafana ornata di fuochi di nostalgia di bombe di baci e cesti di sorrisi
sopra un'obbligata pizza al taglio a fontana di trevi
in notte romana di fine secolo
che già
sotto la cotenna cinica e grassa dell'homo poster
una mosca aliena depositava le uova
infettanti e cocchiere dell'africa tour.......

voce fuori campo

....monnezza now vorrebbe nero su bianco
fissare i suoi complici pensieri
così volatili fuggevoli ma le cartucce
d'inchiostro viola e rosso disperse a terra come sterile concime imploso dentro due penne stilografiche harley davidson motor cicles
una turchese e l'altra nera sono a secco
un po' come i colori i laghi e le sorgenti del corno d'africa
dove s'aggirano i masai
ombre fra le ombre della magica savana
animali scritti nel diario della luna e del sole


che di siccità vivono di sete di orgoglio
di popolo
il più bello il più eretto il più intimo
all'anima della terra

la più mela dei nostri peccati originali
che un passo muove per ogni sbadiglio di leone
al destino dei venti dei ghiacciai delle correnti marine
destino che in tempo non giunge
per affogare nella diarrea prossima e ventura
della calotta polare che in biblica dissonanza
a spasso se ne va lungo le calli di venice
e a comprimere nei fondali del mare del nord
lo sterco dei prosciutti olandesi
e le scorie atomiche delle luminarie di
las vegas
le stelle offuscanti

monnezza now non è masai
non è nero se non
di lurida morchia ma è convinto che
la discarica dei cuori che fa da sponda verde
all'autostrada del sole
è
il suo continente nero
e
quando viene sera
e
il grigio si fa scuro
sussurra a lulù

africa anche tu

e la panchina a tre gambe su cui stanno seduti egli stesso e lulù
a ogni replica del tramonto degli dei
è quasi meglio di un divano
prenotato dal destino in paradiso..........


....continua.....
il poema epico della dissonanza