PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/11/2010
(tra i passi)

nel palpitar
di bianca nube
mi resta assorto
azzurro
mentre nel mio pensar
mi scorgo
a ricamar su tracce

(fingo natura)

nel vomitar
di vecchi corvi
rintocca suono
d'aspro
dove sangue rappreso
mi porta
a sfigurar matrioske

(bevendo sabbia)

per festeggiar
le fresche spine
mi fingo cieco
tronco
perchè nel mio morir
mi sveglio
tra calici di sabbia
  • Attualmente 2.5/5 meriti.
2,5/5 meriti (2 voti)
Jul

E' una contrazione molto acuta!
Ciao,
Jul

il 28/11/2010 alle 14:52

mmmmhh... qualcosa mi torna familiare, nella struttura... :-)
Bella tutta,
un caro saluto
Ax

il 28/11/2010 alle 14:58

grazie della visita e del commento Jul...sì...è una contrazione molto acuta...e sentita.
hola
pennablu

il 29/11/2010 alle 21:31

;) si caro Axel ..la struttura è una di quelle a te care..contento ti sia piaciuta...avevo voglia di esprimere delle sensazioni acute e profonde in modo diverso dal mio solito e tipico scrivere...
un caro saluto e grazie della visita

hola
pennablu

il 29/11/2010 alle 21:34

grazie del tuo apprezzato commento...i momenti di "contrazione" dell'anima alimentano forme di dannazione in modo..acuto...in realtà a fondersi sono rammarico e malinconia
un caro saluto
hola
pennablu

il 29/11/2010 alle 21:36