PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/09/2002
Le mani
si allungano nel gesto abituale
del coscienzioso trapezista di professione,
in trepida ricerca
della sospirata barra orizzontale,
in alto,
ahime mai
di quella verticale, irraggiungibile,
sempre troppo vicino all' uscita.
I piedi,
in agonico equilibrio
sulla piattaforma mobile,
zigrinata di gomma grigia,
fanno basculare il corpo
nell' eroico tentativo
di ammortizzare l' atroce tripletta
frenata-accelerazione-frenata,
iterata
in un continuo dramma
per il discinesico-filosofo:
" memento, homo,
la prossima fermata
è sempre troppo lontana ".
Ma proprio quando
mente e corpo hanno fatto quadrato
e l' abitudine al disagio
ha profilato la scorza del passeggero,
il conducente frena,
definitivo e cinico:
" 84 barrato,
capolinea, si scende! ".
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