L' estate è una sera da balera:
ricordo una ragazza
che mi voleva insegnare il tango,
ma l' orso, l' ippopotamo, il tricheco
che abitano in me,
impararono solo a pestarle i piedi.
L' estate è un pomeriggio neoclassico,
davanti alla biblioteca comunale
col gusto di aspettare l' apertura:
anch'io tra i molti,
non so se per desiderio di cultura
o per le sale, fresche e sonnolenti.
L' estate è un mattino deformato:
la marcia sghemba dei corpi celesti
non mi offriva punti di riferimento,
solo sbadigli:
il primo a dare il ritmo
e tutti gli altri " a suivre ".