"ancora mi chiedo che cosa sognano gli alberi", una frase che racchiude tutto il senso di una vita, e di un innocenza mai persa, gli occhi del bambino ancora guardan trasognati e ancora chiedono...dentro queste due frasi c'è la vita,col suo dolore ed i suoi strappi, c'è l'amore, immaginato, trovato e poi perduto, c'è un cammino, c'è la vita di un poeta...mi ha toccato particolarmente caro axel...ti abbraccio
E' una bella domanda che può sorgere solo in un animo che ha conservato qualcosa di quel bambino che è in noi.
In questi tuoi versi c'è la morte e l'amore, i pallidi fantasmi fuggiti, le labbra ebbre d'amore e negli occhi racchiudi l'estate, penso che intendi anche l'estate della vita soprattutto.
Mi è piaciuto moltissimo leggere questa tua, ancor più delle altre.
Ti abbraccio e ti auguro buon Weekend,
helan
grazie per la tua lettura sempre gratificante nei toni e nell'acutezza dei contenuti
Un abbraccio!
Ax
Sì, cara Helan, ha una doppia valenza, quell'estate, e l'hai colta benissimo.
Sono lieto del tuo coinvolgimento particolare in questa poesia,
ti abbraccio, contraccambiando di cuore l'augurio per un ottimo week end...
Ax
Ormai ti si può tranquillamente definire un 'veterano' di questo sito
ed è altrettanto vero che mantieni sempre una coerenza stilistica.
A volte non le interpreto nella totalità
ed è un pregio
altre le interpreto
e non è un difetto
e sopratutto non fai 'massa' ma selezioni, sai scrivere e ormai su questo sito anche questo è diventato raro
Qui ovviamente sta tutto nella capacità onirica degli alberi e concordo
Beh mi sembra di aver detto tutto
Bye
Dck
" ancora mi chiedo cosa sognano gli alberi"...ancora sono capace di sorprendermi e di emozionarmi malgrado le tante disillusioni che hanno logorato la mia anima. Ancora è viva e ancora è capace di illudersi e sognare e amare, malgrado sappia che per ogni aspetto della realtà ci sia il suo contrario...ma forse proprio per questo ne è ancora capace: senza il dolore non può esserci gioia, senza la morte non c'è la vita, e come il girasole che durante il giorno offre la corolla al sole seguendolo nei suoi spostamenti, cos'ì l'anima si offre e segue l'amore e la sera però "offre il collo alla scure del tramonto" quasi come "un sacrificio religioso".
Ed io trattengo e custodisco dentro di me "la mia estate" perchè all'inevitabile sopraggiungere dell'"inverno" possa "scaldarmi al sole del ricordo".
Ed è proprio questo, secondo me, che evita il ghiaccio perenne dentro e ci conserva la capacità di chiederci ancora" che cosa sognano gli alberi".
Bella, con un "sottofondo" un pò malinconico ma molto consapevole.
un abbraccio
eos
ti ringrazio in modo particolare, per questo commento...
In particolare approvo totalmente quanto dici nell'atteggiamento che descrivi:
"A volte non le interpreto nella totalità
ed è un pregio
altre le interpreto
e non è un difetto"
Le poesie non sempre vanno interpretate a tutti i costi, ma è altrettanto giusto misurarle sul proprio vissuto cercandone colori affini.
Un caro saluto e buon week end!
Ax
sempre curioso di leggere la tua "didascalia" preziosa, cara Eos, hai egregiamente sottolineato intenti e architetture di questa traccia poetica...
Lieto del tuo giudizio
ti ringrazio e ti abbraccio
Ax
Mi accodo agli altri elogi. Anche se tutta la poesia....fosse solo quella domanda......ti meriteresti sempre i complimenti. Saluti
lo spirito coglie l'oltre ,e si cura anche dei piccoli dettagli ,ciao AX amico caro ,un abbraccio e un triplo sorriso cate
ciao carissima, ti ringrazio per il tuo commento e ricambio il triplo sorriso+abbraccio!
Ax
un sorriso di compatimento invece per il solito fallito, UNO qualsiasi, UN nessUNO! :-)
Ax
Mhm... Axel, la costruzione che hai dato a questi versi, la loro architettura, incipit uguale all'epilogo
la divisione stessa e la spaziatura tutto insomma costringe a muoversi su vari piani spazio temporali
e di considerazione, un passato remoto a dare la misura un presente continuo, velato dai sensi, un imperfetto cosparso di corallo e disincanto, ed il presente ancora usato come un passato e traguardato all'impetrante quesito che pare volto dalla macchina celibe dell'Edipo , ed il titolo posto a sviare gli inseguitori di "Uni", ma non i tuoi lettori attenti....
A presto rileggerti
Sergio
molto bello il tuo commento, caro Sergio, trovo sempre arricchimento nelle tue riflessioni che entrano fra le righe delle mie visioni...
Un carissimo saluto!
Ax
sognano fronde a palloncini
perdersi nell'immenso per volare
sognano di albe chiare
e nebbie dove perdersi e ritornare
che bella Ax!!!
un abbraccio
Lù
stavo per perderla e sarebbe stato un peccato; ogni allentamento linguistico(compresa la mancanza di perentesi) ti rende più
"naturale", pur non rinunciando a immagini crude che per te evidentemente sono importanti, gli alberi sognano ne sono convintissima, davvero bella Ax, da Rich.
grazie dolcissima Lù, un abbraccio a te, ringraziandoti per le tue immagini poetiche!
Ax
lieto che tu mi abbia letto, carissima...
Grazie per le tue parole...
Ogni poesia per me è un "parto" subliminale, medianico... le parole fluiscono e quando sento la necessità del controcanto la DEVO realizzare...
Sic! Rich! :-)
Un abbraccione!
Ax
grazie carissima, sublime il tuo passaggio, dopo il passaggio dello scara-topo... :-)
Un caro saluto
Ax