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Pubblicata il 18/11/2010
Con quali mani scriverò il mio verso ?
Quale sarà il vero canto!...
Quale può essere il più degno gesto?

Elogiare un autore !
Una donna
che tanto fece ,fa la storia !..

Fa del suo canto luce accesa
luce per noi sconsolati
martiri di un amor perduto.

Sei il nostro grido femmina!
La voce dei perenni sognatori
la fiaccola vivente sempre avvampa.

Chi ti sta accanto è la sola trasparenza ….
Abbracci il linguaggio surreale
e a piene mani ti stringi umilmente .

Accetta dunque questo augurio donna
questi miei righi, e assonanze vaghe,
in versi sparsi,in vocaboli introversi
composti da un semplice apprendista.

Che io possa divenire menestrello
donare a te canti innamorati
nella vaga storia dove l’uomo crebbe vita.

Abbracciarti un giorno, leggerti il mio sogno,
il canto mio ribelle,
dal cuore mio fanciullo è già pegno,
per un amore la mia speranza resta .
Ora mi rattristo perché privo di conquista.

Poetanarratore.
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