Sei lo spigolo del mare improvviso
nel sussulto dei pini.
Sei il silenzio degli scogli,
la mano pesante del sole,
lo struggimento senza nome
il pianto senza voce.
Sei il rapido zampillo della gioia,
la corsa del vento,
il respiro disteso del sonno.
Sei il sollievo dell'alba,
sei nota su nota,
ritmi su ritmi.
Sei tutta la musica dei giorni,
il tumulto del sangue,
la logica del pensiero.
Sei dubbi e certezze,
sei l'irrisolto perchè,
la risposta attesa e mancata,
la vertigine dell'equilibrio turbato.
Sei la sete e l'acqua,
il cammino e la meta.
Sei sicurezza del presente,
smarrimento del futuro,
sei tutti gli odori e i sapori.
Sei la densità della terrà,
la vibrazione dell'aria.
Sei la mia anima vuota,
la decretata rinuncia,
il viaggio incompiuto,
la canzone spezzata,
Sei il muto congedo,
un mitico linguaggio che fu il codice
segreto di un silenzio che accolse
la parola come la prima volta...................