non ricordo come avvenne ma mi ritrovai fra le nuvole
a spiare quella terra lontana e quelle migliaia di lingue
che raccontano la vita come sparare colpi di fucile.
solo ricordo che il loro primo colpo si perse nell'aria dell'autunno
e non spense che le foglie degli alberi.
il secondo accese il senso dell'essere e del morire
e percorse l'equatore cambiando la sua pelle sotto il sole.
ne ricordo un terzo che divenne una mano.
un quarto divenne il mio piede sinistro
che non sapeva dove andare ed il mio piede destro
che non sapeva se seguirlo. un quinto...
poi una notte senza luna.
solo questo è rimasto quando svegliandomi
ho capito che era nato un nuovo giorno!