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Pubblicata il 09/11/2010
Rapito dal volo dei cormorani e delle urie
incollavi gli occhi al cielo stranamente terso
amalgamando i colori in una tinta unica
scolpendo il viso con un sorriso beato

Rimiravo il profilo lineare dell’oceano
cadenzando passi sull’arenile di Cabourg
pensando a Stendhal e a Flaubert
-meravigliosa questa spiaggia in autunno-

Ai flauti del mio amato Renè Clemencic
contrapponevi il blues di John Mayall
forse ero io ad essere in errore
così ostinata a imbrigliare il passato.

T’illudevi di stringere patti e armistizi
con il mio presente così complicato
ma c’era sempre e solo la tua firma
io usavo l’inchiostro simpatico.

Mi spiace per Mayall
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bel testo, piaciuto!

il 09/11/2010 alle 23:40

mille della lettura e del commento.
Un sorriso da Viridiana.

il 11/11/2010 alle 14:35