Al non saper dove giungere
Né tanto meno a che cielo imprecare,
le mie mani sempre più fredde
arrestano il loro toccare.
Tra la polvere della mia stanza,
sono qui disteso…
fissare attento i miei pensieri,
scanditi dalla maniaca lancetta
dei soliti secondi
che mi scherniscono
celebrando il mio spasimo.
Loro vanno veloci e fanno male,
ma sono sempre
lo stesso dell’attimo addietro.