PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/11/2010
i grafemi che dio germogliò in capo
all'allitterante Mesrop Mashtots
non si protendevano nello spazio
con maggior furore geometrico
e respiro assottigliato di poster squadernati
ai muri studentessi o bianca calce
e bubù di radici burlone
nell'humus che aprile rimescola
indeciso se cacciare i lombrichi
dalla festa delle zolle di terra
o i segnalibri segaligni
dai miei libri di Elémire Zolla
ma torniamo ai più grandi
contorsionisti bianchi della wave
dicevo che neanche Mesrop
lanciava nello spazio
ipotesi oblique di sé,
etc. etc.
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ehhhhhhhhhhh???

il 01/11/2010 alle 17:39

Di bianco ho presente solo il Duca, però mi sono piaciuti questi grafemi un po' blasfemi. Bravo! Patti (cacciatrice di lombrichi)

il 01/11/2010 alle 19:02

Se si prendesse la buona abitudine di non leggere una poesia come se si andasse tra le bancarelle di un mercato, forse potremmo trovarvi degli spunti interessanti e forse, pur non apprezzandone il contenuto, ci limiteremmo a tacere la nostra ignoranza.
E parlo soprattutto di me.

il 01/11/2010 alle 19:10

forse castorius è un poeta rivoluzionario magari unico nel suo genere ed'è un artista x questo, ma se io dico che devo apprezzare una poesia che non capisco perchè essere ipocrita, lo stesso vale x castorious lui non comprenderà le nostre specie di poesie sempliciotte.
capito?
cmq tanto di cappello a castrorius.

il 01/11/2010 alle 19:19

Ho capito, ma mica siamo obbligati per forza a dire qualcosa. A maggior ragione se non capiamo quello che stiamo leggendo.
Mi pare piuttosto logico, no?

il 01/11/2010 alle 19:57

...è un pò come guardare The Snail di Matisse alla Tate Modern....(o i miei Zolla evidenziati dagli inchiostri decolorati - ce l'hai il raro incunabulo dedicato a Coulianu?-.....ma perchè uscire dal mondo, allora, è ancora così fuori moda.......?)
p.s. mi piace tutta, anche la cornice obliqua al v.6....e trovo difficile e assolutamente impoetico non capirla.....

il 01/11/2010 alle 23:09

grazie... di Zolla in realtà non possiedo *tantissimi* libri personalmente, ma un giorno vorrei parlare con Lei di Manganelli e della carta suicida...

il 02/11/2010 alle 08:46

in generale, da James Chance a Battiato, la wave fu piacevolmente affollata di bianchi che si dimenavano in una maniera che farebbe ridere qualsiasi nero-con-il-ritmo-nel-sangue (Bowie non fu granché fra questi, troppo compassato). io peraltro quando ballo ballo uguale.

il 02/11/2010 alle 08:50

c'era già uno che diceva castrorius... siete parenti, o il nome invita il refuso?

il 02/11/2010 alle 08:51

perché vuole che noi due ciuchini pinocchieschi e lucignoli si consideri il gesto di chi si dirupa, si esplode, si disentragna, si scavezza, si scinde per bisturi di treno, si incianura e incianotica, si ciancica e disfa, si appende a ricordevole cappio, si scalca di efficiente coltello? Non Le basta che ci si incartocci e incarteggi tra angiolieri (insomma….n.d.r.) e angioletti che seraficamente delibano in technicolor?
p.s.: le gustano le manganellate poetiche o le preferisce prosastiche e al dente? Io, la seconda....

il 04/11/2010 alle 00:07

prosastiche, moi aussi. la questione è una piccola chicca filologico-tipografica di cui mi avvidi su un treno per Pavia. ma spererei di raccontarGliela davanti a un bicchiero di quello (cosa? qualsiasi cosa) buono, a Pavia o meglio ancora altrove.

il 04/11/2010 alle 10:01