evviva i monti evviva il nipotino evviva il tuo fermare uno che passa per dirgli: "Ha visto che bellezza?".
gli adulti sono generalmente "quadrati" e pratici, la fantasia in loro latita sepolta sotto montagne di "cose serie" e barbose per lo più e si perdono la magia di certi paesaggi. La Fata Morgana forse non sanno neanche cosa sia. I bambini invece sono la "magia" personificata, forse i soli a comprendere che ci sono cose molto più serie delle "cose serie dei grandi. I bambini e quei pochi grandi che non hanno dimenticato il "bambino" dentro di sè. Come te Fabio, nonno speciale per il tuo nipotino.
molto piaciuta.
un abbraccio
eos
e vero ci perdiamo le cose più belle della vita
bisogna tornare a vedere con occhi di bambin
piaciuta :-) ciaoi
quanta dolcezza i quel finale di fraseeeeeeeeee ,un abbraccio cate
Mi sembra molto ambigua la tua poesia, o giocata sull'ambivalenza. Le fate Morgane sappiamo che sono i travestiti che pare che nel loro campo facciano delle "magie". Concludo dicendo che la tua poesia non l'ho molto capita. Spero di ricevere da te delle spiegazioni. Anticipatamente, grazie. Fabio.
Grazie dei tuoi "preziosi" commenti (da incorniciare) Hai ragione, una parte di me è proprio rimasta "bambino"... ma non me ne vergogno, anzi...
Abbraccio
Fabio
Grazie, contento ti sia piaciuta, anche se più che poesia è una descrizione dei fatti...
Ciao
Fabio
Già, il finale ha commosso dolcemente anche me. Sapessi con che entusiasmo l'ha detto...
Abbraccione
Fabio
Vedi quante cose si imparano qui dentro?
Non lo sapevo proprio che i travestiti fossero "Fate Morgane", proprio questa non la sapevo, anche cercando su google...
E' la Fata Morgana, un fenomeno ottico simile a un miraggio. Il più conosciuto è quello che appare nello stretto di Messina, che si può osservare dalla costa calabra quando aria e mare sono immobili.
C'è anche una leggenda a tal proposito.
La leggenda racconta che Ruggero I d'Altavilla fu incantato dal sortilegio. Per indurlo a conquistare la Sicilia, con un colpo di bacchetta magica la Fata Morgana gliela fece apparire così vicina da poterla toccare con mano.
Qui a Trieste il fenomeno è un po' diverso, perchè la nitidezza dell'aria fa apparire le prealpi bellunesi perfettamente da poter vedere anche ad occhio nudo molti particolari, pur essendo lontane centotrenta chilometri.
Inoltre, a livello del mare minuscole goccioline di acqua rarefatta fanno da lente e la rifrazione sposta tutto un po' verso l'alto cosicchè vedi le montagne leggermente sollevate, non attaccate all'orizzonte, quasi a "galleggiare"...
Spero di aver spiegato l'arcano.
Ciao e grazie per il tuo interessamento
Fabio
io ti capisco caro Fabio,
vedere per credere succede anche a me questo effetto ottico, ieri invece il mio NIPOTINO MICHAEL ha voluto che gli spiegassi perchè trattavano così male gli ebrei
dopo aver visto un pezzo sotto il cielo di Roma sul primo e con che attenzione mi ascoltava, ha solo nove anni.
bellissima poesia bravo.
Marygiò
Scommetto che il tuo Michael ti avrà sicuramente fatto anche altre domande a cui è difficile rispondere così su due piedi...
Grazie della tua presenza, chiedo scusa se sicuramente mi "scappano" le vostre poesie. Non riesco più a stare al passo, veramente... e mi dispiace, non immagini quanto.
Abbraccio
Fabio
Non ti preoccupare più di tanto l'importante è che ogni tanto ti fai vedere per regalarci le tue perle rare.
buona bomenica Fabio. un bacione. Marygiò