splendido quell' "ottuso gracidar di rane rotte" che è tutto un dire e..
mi ha fatto ricordare la "fatica" a mandare a memoria la parola " onomatopeico " e la prof che insisteva a ripetere cra-cra per farci capire e noi ad insistere per farla ripetere... mascalzoncelli... fino a quando, stanca, le usciva un cra soltanto...
grazie per avermi regalato questo ricordo.
abbraccio
ninomario
lapidaria, rassegnata malinconia in un contesto di vuoto...
Un abbraccio caro
Ax
Delle rane rotte non ho mai sentito parlare. Ma forse sono io, il solo a non conoscerle ... Originale. Ciao, Fabio.
Ossido di silicio: componente essenziale del vetro. Potrei usare la tua poesia come emblema nella vetreria nella quale lavoro...
bello quel "suono" di rane rotte ;-)
è sempre bello e piacevole lèggerti jul
smack pat.
Grazie Arturo, piu' che noia, sensazione di staticità irreversibile.
Un saluto con immenso affetto virtuale,
Giulia
Onomatopeico è appropriato e tutte le parole onomatoetc.etc. riflettono il senso delle cose.
Ciao,
Jul
Stai pur certo che un bel dì le conoscerai le rane rotte e ti turberanno pochissimo perchè hai già superato molti momenti difficili.
Salutissimi,
Giulia
Questo è un commento gradito assai, anche perchè ti si incontra oramai pochissimo su PH. Se lavori in una vetreria, spiegami cara, come si costruisce un bacio di vetro?
Un bacio reale e virtuale,
Giulia
Sei innamorata di me? Anch'io di te! Simpaticamente e allegramente, buona serata! Fabio.
..."in questo seguitare una muraglia, che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Mi hai fatto ripensare al distacco assorto di Montale in questo tuo sguardo profondo e stoico. Le immagini di questa poesia sono forti e splendide...un vero diamante poliedrico e raffinato, come il tuo pensiero che sa scavare nella vita. Quell' "ottuso gracidar di rane rotte" " ha una valenza immaginifica notevole.
Ti mando un carissimo saluto,
Sabrina
Grazie Sabrina sei troppo generosa in questo tuo commento anche se l'apprezzo moltissimo, ciao cara e buon lavoro.
Un abbraccio,
Giulia
Non penso, Monet l'avrebbe dipinta meglio, molto meglio. Ti ringrazio comunque.
Jul
jull sei un vero disastro!!!
Dopo aver mangiato le noci, hai persino rotto le povere rane.
Ma che t'hanno fatto di male?
Da che pulpito arriva la predica! Da una Quiaretta che ne combina di tutti i colori fra haiku-dediche-pezzi a quattro mani e poemi a due teste!
Un bacio,
Julllllll
Ancora riesco a "ripescare" poesie che ho perso e a commentarle...
Giulia... che dire... eccezionale la scelta delle parole per costruire, con il suono ed i tempi di lettura, una poesia apparentemente semplice, ma semplice era anche l' O di Giotto...
Apprezzata
Abbraccio
Fabio