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Jul
Pubblicata il 28/10/2010
Passi malfermi
calpestano silicio,
abuliche schegge di vetro,
ottuso gracidar di rane rotte.
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essenziale, una gran sensazione di noia..bella

il 28/10/2010 alle 08:51

splendido quell' "ottuso gracidar di rane rotte" che è tutto un dire e..
mi ha fatto ricordare la "fatica" a mandare a memoria la parola " onomatopeico " e la prof che insisteva a ripetere cra-cra per farci capire e noi ad insistere per farla ripetere... mascalzoncelli... fino a quando, stanca, le usciva un cra soltanto...
grazie per avermi regalato questo ricordo.
abbraccio
ninomario

il 28/10/2010 alle 09:33

lapidaria, rassegnata malinconia in un contesto di vuoto...
Un abbraccio caro
Ax

il 28/10/2010 alle 10:32

Delle rane rotte non ho mai sentito parlare. Ma forse sono io, il solo a non conoscerle ... Originale. Ciao, Fabio.

il 28/10/2010 alle 12:52

Ossido di silicio: componente essenziale del vetro. Potrei usare la tua poesia come emblema nella vetreria nella quale lavoro...
bello quel "suono" di rane rotte ;-)
è sempre bello e piacevole lèggerti jul
smack pat.

il 28/10/2010 alle 15:46
Jul

Grazie Arturo, piu' che noia, sensazione di staticità irreversibile.
Un saluto con immenso affetto virtuale,
Giulia

il 28/10/2010 alle 19:59
Jul

Onomatopeico è appropriato e tutte le parole onomatoetc.etc. riflettono il senso delle cose.
Ciao,
Jul

il 28/10/2010 alle 20:00
Jul

Esegeta perfetto sei, caro virtual amico!
Jul

il 28/10/2010 alle 20:01
Jul

Stai pur certo che un bel dì le conoscerai le rane rotte e ti turberanno pochissimo perchè hai già superato molti momenti difficili.
Salutissimi,
Giulia

il 28/10/2010 alle 20:03
Jul

Questo è un commento gradito assai, anche perchè ti si incontra oramai pochissimo su PH. Se lavori in una vetreria, spiegami cara, come si costruisce un bacio di vetro?
Un bacio reale e virtuale,
Giulia

il 28/10/2010 alle 20:05

Sei innamorata di me? Anch'io di te! Simpaticamente e allegramente, buona serata! Fabio.

il 28/10/2010 alle 20:52

che strana, crea un ambiente in quattro righe, brava da rich.

il 28/10/2010 alle 21:46

apprezzata breve ma tosta :-) ciao

il 29/10/2010 alle 01:39

..."in questo seguitare una muraglia, che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Mi hai fatto ripensare al distacco assorto di Montale in questo tuo sguardo profondo e stoico. Le immagini di questa poesia sono forti e splendide...un vero diamante poliedrico e raffinato, come il tuo pensiero che sa scavare nella vita. Quell' "ottuso gracidar di rane rotte" " ha una valenza immaginifica notevole.

Ti mando un carissimo saluto,

Sabrina

il 29/10/2010 alle 09:33
Jul

Grazie da jul

il 29/10/2010 alle 17:21
Jul

Ti ringrazio per l'apprezzamento, ciao

il 29/10/2010 alle 17:22
Jul

Grazie Sabrina sei troppo generosa in questo tuo commento anche se l'apprezzo moltissimo, ciao cara e buon lavoro.
Un abbraccio,
Giulia

il 29/10/2010 alle 17:24
Jul

Non penso, Monet l'avrebbe dipinta meglio, molto meglio. Ti ringrazio comunque.
Jul

il 01/11/2010 alle 17:38

jull sei un vero disastro!!!
Dopo aver mangiato le noci, hai persino rotto le povere rane.
Ma che t'hanno fatto di male?

il 01/11/2010 alle 17:49
Jul

Da che pulpito arriva la predica! Da una Quiaretta che ne combina di tutti i colori fra haiku-dediche-pezzi a quattro mani e poemi a due teste!
Un bacio,
Julllllll

il 01/11/2010 alle 18:05

Ancora riesco a "ripescare" poesie che ho perso e a commentarle...
Giulia... che dire... eccezionale la scelta delle parole per costruire, con il suono ed i tempi di lettura, una poesia apparentemente semplice, ma semplice era anche l' O di Giotto...
Apprezzata
Abbraccio
Fabio

il 01/11/2010 alle 23:21
Jul

Grazie carissimo Fabio, ricambio l'abbraccio,
Giulia

il 02/11/2010 alle 16:03