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Pubblicata il 25/10/2010
"Se pure fummo vivi un giorno..."
( S. Quasimodo)

Torneremo alla terra
che di carne
ci generò,
frutti palpitanti
al ramo della vita.

Torneremo come naufraghi
dai flutti spinti
a riva.
Torneremo alla noria materna,
ciottoli,
oltre il greto sospinti.

Perduto ogni umano talento,
spogli, indifesi,
come bambini
torneremo alla terra
che poco più avanti
rifiorisce gli oleandri.
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che bella, e che tristezza l'ultima strofa, struggente quel rifiorir d'oleandri....

il 25/10/2010 alle 09:23

Già. torneremo alla terra, in tutti i sensi.
Bella, mi è tanto piaciuta.
Con Affetto
Fabio

il 25/10/2010 alle 09:55

piace anche a me, molto per quel "torneremo naufraghi dai flutti spinti a riva", bel tema e bella dolcezza, rich.

il 25/10/2010 alle 10:37

mi piace che tu abbia usato quel verso di Quasimodo all'inizio, che si lega perfettamente alla tua poesia, dove emerge con prepotenza la compassione per la comune sofferenza che affratella tutti gli uomini figli della stessa madre terra, dispersi in vita ma nuovamente nello stesso grembo materno dopo la morte; come bambini privi "di ogni umano talento, nudi e indifesi" ma non più soli.
E la storia umana continua nell'oleandro che rifiorisce : simbolo di bellezza e di morte.
piaciutissima! Bravissima Anna.
baci
eos

il 25/10/2010 alle 10:41

sai che i miei commenti sono sintetici
bella piaciuta :-) ciao

il 25/10/2010 alle 12:39

Bellissimi versi di verità e saggezza e molto riflessivi.
Onore alla tua tua penna che diventa d'oro fra le tue mani e scrive dei tuoi pensieri.
Piaciutissima ed apprezzata.

Un caro saluto,
helan

il 25/10/2010 alle 14:33

La terra è madre.
Da essa veniamo e ad essa torneremo.
In essa ci seppelliranno ,
quando sarà finita.
La terra è il principio e la fine,
e tutto il resto non è che favola.
Una poesia molto profonda e intensa.
Brava!
Dora

il 26/10/2010 alle 07:20