Nel centro storico
di una citta' medioevale,
una magnifica piazza sa' risaltare.
P.zza d'Italia.
Piu' che piazza lei sembra un salotto
e li' puoi berci un the' col biscotto.
Se Lo bevi al palazzo Sciuti,
il the' ha piu' sapore perche' te lo fiuti.
Al centro della piazza
un monumento dedicato
al grande Vittorio Emanuele.
Lui non sta' pero' mangiando mele,
ma e' in buona compagnia,
quattro gemme ha intorno,
sera, notte pure giorno.
Longilinee e slanciate
di possente bellezza,
con le braccia lor gli donano carezza.
Lo sorveglian con passione
e lo proteggono dal gran caldone.
Ogni tanto lui si mette a sognare,
tanto che si crede di essere
in mezzo al mare a navigare.
Le tipe ,
tutte Palma le han chiamate.
Alma si dovevan chiamare,
ma la QUIARA generosa una P
al battesimo gli ha voluto donare.
Dopo aver preso la lavata di capo al battistero,
han accettato la P,
sorridendo a cuor sincero.
P+alma =PALMA
Le loro fronde sempre fan sventolare,
Emanuele fan rilassare.
Ricca, nella piazza la scenografia:
ampi palazzoni con porticati,
muretti dove si siedono
a sbaciucchiarsi gli innamorati.
A fare luce ci sono i lampioni,
tondi come i palloni.
Di forma e di colore,
somiglian a piena luna,
illuminano nella notte bruna.
Davanti al palazzo Giordano
incontro il Nic che mi tende la mano.
Insieme abbiamo chiaccherato
fatto conoscenza.
Alla fine della giornata
ci siamo stretti la mano,
lui sorrideva mentre io
tristemente mi allontanavo piano.
Era simpatico,
ma lo dovevo lasciare
a casa mia dovevo tornare.