È dolore vedere il dolore negli occhi altrui,
quando i tuoi non riescono a donare conforto
per appagare la loro ricerca di comprensione,
di carezze e sorrisi.
È dolore assistere al pianto ingenuo di occhi rapiti
dalla malinconia di buona vita,
di occhi rapiti dalla passata buona sorte,
di occhi soli e spenti,
ed assistere allo sguardo tacito del dolore.
Prendere le sue mani e stringerle in petto,
contemplare ed ammirare la giusta e onesta fierezza d’un uomo
troppo stanco per sorridere
ma superbo della sua correttezza.
Ascoltare il lamento impotenti
ed osservare,
con dolore,
il dolore.