Non solo "cuori impotenti" nella poesia, ma anche un'autocritica, una critica, un invito a costruire pietra su pietra. Sorridere, piangere e fare, (non dimentichiamolo mai) ciò che ci dice il cuore, per costruire ed ospitare, meglio per dare le gambe alla solidarietà, unica medicina dell'umanità. Poesia vera, che invita con garbo ed eleganza. Ciao!
bravi, vi fa onore impegnarvi poeticamente a spronare i giovani, il nostro futuro, ad allargare il loro orizzonte culturale e edificare così un mondo basato sulla solidarietà.
un doppio abbraccio
eos
Oramai siete collaudati
tu Quiara a Astro.
bravissimi nei versi accoppiati.
Complimenti.
Marygiò