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Pubblicata il 23/09/2002
... Cadrò per tuffarmi nel vuoto,
per disintegrare ogni molecola
che compone il mio corpo,
in fondo, il vuoto è assai meglio del buio ...
Leggero galleggerei vorticosamente pensando,
ricomponendo ogni frammento
di memomoria l' urto oltrepasserebbe
ogni atomo di materia inesistente,
risucchierebbe nel nulla il mio ricordo lontano,
scomponendomi e ricomponendomi mille volte
renderebbe quel secondo lungo quanto una vita,
si ... lui lo farebbe, tanto da farmi sentire all' infinito l' eterna sofferenza del dolore.

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.....sentire all'infinito l'eterna sofferenza del dolore.

Parole che sembrano non dare spazio alla speranza che nemmeno "nell'urto" il dolore abbia una fine.
Qualunque faccia abbia il dolore, bisogna prenderne atto, non rassegnarsi, ma ripeto: "prenderne atto"....

Olimpia

il 14/10/2002 alle 13:01