PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/09/2002
Un campanile
Vicino al mare
Al vespro
Rintocca il tempo che va
E che non torna.
Così è la mia vita
Ora
Attimi vuoti
Che fuggono da me
E non vanno da nessuna parte.
Ritornano per alcuni,
Per i pescatori
Che con le lampare
Sfidano il chiarore delle stelle
Lontane e fredde
Su trappole per pesci
Anime ignare del loro segnato destino
Che subiscono la presa
Ma non sanno versar lacrime
Né piangere o urlar dolore.
Beati loro
Che nell’esser muti
Trattengono il male
Senza farsene accorgere,
Martiri senza gloria
D’una silente e atroce sofferenza!
Io, invece, mi rotolo
Su un letto inutile
E piango, soffro, grido, mi dibatto
Senza andarmene.
A pro’ di che?
Voglio morire
Per terminare questa parte di strana
Mia e vuota esistenza
Dove un sorriso
All’orizzonte
Non lo vedo,
Dove a beffarsi di me
C’è quella cara e vecchia signora
Di sempre
Col vestito lungo sporco di terra
E le mani di sangue
Che mi invita ad andare da lei
A baciarle le mani
Inchinarmi alla sua falce
Lucente e nera.
Inutil tempo per una sciocca vita
Fatta soltanto di me
Che sbrindello il corpo
Attraversato da un’anima che vuol partire.
Addormentarmi la sera
Con la speranza di non rivedere il Sole
Per prendere pace
Di notte
Al buio
Da solo
Per poter vivere
Semplicemente sognandola.
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Sicuramente non possso eguagliare la sua immensa sapienza ma leggo nelle sue parole molto cuore e questo mi piace tanto, bravo

il 22/09/2002 alle 19:17

...atroce beffa dell'orchestra...inizia una stupenda opera e poi termina con una nenia...
...non mi piace la "luce" lugubre che riflette la tua anima...stai di nuovo scivolando...giù dal letto...
...forse la "stanza" del tuo cuore ha bisogno di una luce diversa...mi ripeto nemo: spalanca le finestre e cambia aria...tu sei unico...i tuoi versi sono speciali...ma qualcosa "fa acqua"....forse troppe lacrime addosso?...
...perdonami se puoi...
...tvb...un bacio...simy

il 22/09/2002 alle 20:50

Grazie, cara.
Momenti...........
N.

il 23/09/2002 alle 06:51

Non Sumy, non mi piango addosso perchè conosco le mie colpe o le mie responsabilità.
E' solo che mi prende una grande stanchezza del tutto e "l'inutil vita" è sempre più presente.
E' vero, si vive per gli altri e per se stessi.
Ma se uno aveva un altro scopo nella vita?
Se il proprio volere finalizzato viene sbarrato, fermato, bloccato?
E se uno non si risentisse di mettersi più in gioco?
Quella signora mi chiama..... devo andare.
Grazie.
N.

il 23/09/2002 alle 06:54

Amarezza, dolore, sofferenza.
Ma la poesia è la rappresentazione di un momento.
Se poi questo tempo dura, cosa ci possiamo fare?
La consapevolezza di uno stato non è rassegnazione pura; a volte è indice di comprensione della vita e di quello che c'è stato,
Forse si è consci di quel che sarà o non sarà.
Il momento più difficile è il presente.
Passerà.
Ecco perchè, forse, purtroppo, ancora, mi sono svegliato.
Grazie e un abbraccio anche a te.
N.

il 23/09/2002 alle 06:58

Per sorridere o ridere non bisogna essere soli.
Vedi una mia poesiola di due giorni fa.
Non posso ridere davanti a uno specchio.
La luce che metto nelle mie poesie è quella che riesco a produrre ora.
Una volta ero una centrale: ora solo solo, ofrse, una piccola pila che si sta scaricando.
Grazie.
N.

il 23/09/2002 alle 07:01