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Pubblicata il 26/09/2010
(ultima parte)

Dopo aver riflettuto per una decina di secondi il saggio così parlò: "Io credo che esistano veramente questi posti ma non dove e come si racconta, l'inferno è un luogo di punizione per chi si comporta male ma non è un luogo di fiamme nè si trova sotto terra.
L'inferno è semplicemente qui sulla terra dove abitiamo noi e la punizione consiste nel rinascere in condizioni molto povere, dover lavorare duramente per tutta una vita materiale con sofferenze, disagi e malattie.
Il paradiso è pure qui sulla terra ed il godimento consiste nel rinascera in condizioni più agiate, senza sofferenze e malattie, con una giusta occupazione ed avere del tempo libero da dedicare all'amore per gli altri, per ammirare il creato e quindi il creatore partecipando con lui alle bellezze del mondo, senza conoscere in alcun modo la noia.
Il fanciullo si illuminò, ringraziò il saggio e pensieroso si rincamminò verso casa.
Le parole del saggio, sul ciclo continuo di vite impostate sul merito delle precedenti, gli parve molto giusto e logico.
"Ma perchè allora molte persone credono ancora a tante fantasie e strani luoghi inesistenti? Perchè non cercano la verità? Forse gli fa comodo rimanere nell'ignoranza per non avere scrupoli del loro comportamento?
Ritornato a casa il fanciullo salutò i genitori e disse loro: "Vi ringrazio di avermi dato questa vita perchè così ho potuto conoscere la verità".
I genitori si guardarono in faccia con volto interrogativo e senza ben comprendere le parole del figlio lo abbracciarono teneramente.

Fine della favola
(dettata dalla mia musa ispiratrice Iride)
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Ho letto anche le prime due parti:
I genitori sono i classici credenti che pensano di
non avere il dovere di porsi certe domande perché
la "tradizione" demanda tutto agli "addetti ai lavori",
in tal modo si alleggeriscono di ogni responsabilità
in merito.
Il saggio ha dato le giuste risposte che però vanno
contro la "tradizione" dei genitori.
Il fatto di poter gestire questi argomenti è un modo
ridicolo di esplicare il "potere" sulla massa che vuole
restare ignorante e non approfondire i temi che
sono invece fondamentali della nostra esistenza.

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio; almeno su tali
fondamentali argomenti esistenziali, e questa è la
morale che ricavo dal tuo bel racconto.
un forte abbraccio

il 26/09/2010 alle 12:50

il bambino trova le sue risposte cercando. E' quello che tutti dovremmo fare, concordo con l'interpretazione di Discri.
è stato piacevole e interessante leggere la tua favola, scritta in prosa chiara e scorrevole.
buona domenica
eos

il 26/09/2010 alle 13:10

Qualche perplessità sull'andarsene poveri e ritornare benestanti o viceversa, presuppone una reincarnazione che resta sempre una ipotesi spirituale dalla quale resto distante.
Il saggio è un ipotetico genitore e viceversa, non capisco il perchè di questo gap generazionale che si puòsuperare con una maggiore razionalità educativa.
Purchè cuor non stia sempre con un fior ad apettare amor
Ti ringrazio
nionmario

il 26/09/2010 alle 15:31

Carissimo ninomario, apprezzo il tuo commento più che giusto ma volevo solo precisare che questa è solo una favola e come tale va interpretata.
La morale abbastanza palese è di non prendere per oro colato tutto ciò che ti viene detto ma approfondiscilo con la tua intelligenza. Lo sfondo religioso in cui casualmente è ambientata la favola non ha nulla a che vedere con la sua morale. Ti ringrazio e ti saluto con simpatia. Giorgio

il 26/09/2010 alle 16:27

Non avevo dubbi sulla tua capacità di interpretazione della favola. Nulla è vero di tutto ciò che ti viene detto finchè tu stesso non sei in grado di sperimentarlo in prima persona.
Questo è il principio su cui ho retto tutta la mia vita.
Ti ringrazio infinitamente e ricambio l'abbraccio. Giorgio

il 26/09/2010 alle 16:33

Perfetto Eos, ognuno deve cercare le sue risposte con la propria intelligenza e la propria logica, risposte che possono non essere valide per altri ma devono essere valide per se stessi. Prometto che ora vado a leggere il tuo racconto. Abbraccione. Giorgio

il 26/09/2010 alle 16:37

Favola piaciuta
Bravo Giorgio

il 26/09/2010 alle 18:39

Grazie QUIARA i tuoi commenti sono sempre una gioia per me. Giorgio

il 26/09/2010 alle 18:53

Lo sospettavo che nell'ombra c'era lei, Iride, e me ne hai dato conferma.
Il messaggio o la morale che dai con la tua favola è chiaro e sempre bisogna arrivare alle conclusioni con la propria testa e la propria intelligenza e non fermarsi alle apparenze.
E' chiaro anche che c'è un riferimento alla reincarnazione.
Mi complimento con te per la favola che ho gradito molto ed anche apprezzata.
Ti abbraccio,
helan

il 26/09/2010 alle 22:08

il bambino non si è fermato alla prima storiella
raccontata riflette e cerca alte risposte finchè non le trova con vecchio saggio
non siperficiale profonfità di animo
questo indica anche ricerca spirituale
tutto sommato è una bella favola
ciò che vedo nel tuo sito tu vivi in un paradiso
:-) ciao

il 27/09/2010 alle 04:37

quindi la verità è la reincarnazione? la tua Iride beve troppo, ha le allucinazioni, secondo me

il 27/09/2010 alle 07:14

Allora vediamo un po!
Io la penso così Giorgio,
Il Paradiso e l'inferno
lo viviamo tutti sulla terra,
solo che a volte
si invertiscono i ruoli,
i buoni diventano
cattivi e viceversa,
per fortuna che c'è
la signora con la falce
ed il mantello nero,
che mette un po di ordine
sul nostro sentiero,
sarebbe troppo lungo
per descrivere
quel che sento,
mi fermo quì,
questa tua favola
è stata un portento.
chia ha racchiuso
il paradiso dentro
benedirà il maligno!!!
Marygiò

il 02/10/2010 alle 09:19

La tua saggezza ha espresso in questo commento il significato della vita e della comprensione reciproca. Grazie. Ciao. Giorgio

il 02/10/2010 alle 09:27

Il tuo commento è perfetto. Io avrei voluto evitare ogni riferimento al credo religioso per non destare polemiche. Avrebbe potuto avere un a base politica od altro argomento ma la mia ispiratrice ha voluto così, forse voleva far capire qualcosa.
Sono contento che tu abbia capito fin dall'inizio che c'era sotto lei. Il nostro rapporto continua luminoso e sereno in una complicità di intenti senza pari. Ciao. Giorgio

il 02/10/2010 alle 09:34

Grazie per il commento molto gradito e per aver visitato almeno in modo virtuale il paradiso in cui vivo, è proprio così. Ciao. Giorgio

il 02/10/2010 alle 09:36

La verità è quella che ognuno cerca per migliorare se stesso, non necessariamente la reincarnazione qui citata dal saggio orientale. Sai che il tuo commento mi ha colpito? Non ho mai pensato di chiedere ad Iride se beve troppo. Lo farò senz'altro. Grazie per le tue parole. Giorgio

il 02/10/2010 alle 09:42

Cara Marygiò, la storia del paradiso e dell'inferno è molto complessa e non è valida per tutti, ognuno deve cercare la sua verità. Nel mio racconto tocca un risvolto di filosofia orientale in quanto il saggio proviene da là. Quello che conta è la rettitudine del proprio comportamento in base alle proprie convinzioni acquisite con studio ed esperienza. Questo racconto mi è stato letteralmente dettato da un essere spirituale con cui sono in contatto e che è divenuto la mia musa ispiratrice, si chiama Iride. Un carissimo saluto carico di simpatia per te. Un giorno mi piacerebbe conoscerti in realtà. Giorgio

il 02/10/2010 alle 09:52

Anche a me farebbe piacere conoscerti Giorgio,
tu sei fortunato ad avere contatti diretti con Iride,
è magico tutto ciò per me che sono solo una scrivana di pensieri dettati dalla mia mente e dal cuore.
però sono fiera che piacciono,
questo è importante per me,
da un senso alla mia vita
essere in vostra compagnia.
buon fine settimana caro amico.
Marygiò

il 02/10/2010 alle 10:37

Anche tu sei una carissima amica, lo sento da ciò che scrivi. Ciao. Giorgio

il 02/10/2010 alle 15:59

IMMENSAMENTE FAVOLOSA! Sei un grandissimo, amico mio! Mauri

il 15/01/2014 alle 10:42