PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/09/2010
Foresta di simboli
nel mondo
ogni cosa rimanda un altra
Straniera
tu non sei quella che vedo
sei mille in una
Straniero anch'io
son altri mille
E' guerra spesso
su questi asini stracchi

Tu dormi stanotte
la testa sul cuscino
gli sparsi capelli
respiri piano
un leggero sorriso
anima mia...
Mi barricherò
per fermare la luce
a domani
la maledizione del giorno
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Molto bella e particolare questa tua, Arturo, e molto dolce il tuo vegliare e la tua discrezione.
Mi è piaciuta e non sei mai "scontato" con i tuoi versi...

Ciao, helan

il 21/09/2010 alle 21:37

lotta continua bella :-)ciao

il 21/09/2010 alle 22:26

grazie Helan, sì, mi è venuta un pò "strana", ma sono contento che ti è piaciuta...ti abbraccio

il 21/09/2010 alle 22:46

esattamente, è proprio una lotta continua..grazie Astro, ciao

il 21/09/2010 alle 22:47

discretamente incanta forse per la foresta di simboli forse per gli stranieri(extracomunitari?), barricati finchè vuoi ma lascia stare gl iasini stracchi caro Noè e leggi questo discreto commento, rich.

il 21/09/2010 alle 23:07

lo sapevo che mi avresti sfottuto con l'asino...me ne sono accorto dopo e non ho fatto in tempo a ritirarlo, ormai dopo le pulci, i salmoni, rane e rospi, insetti è entrato a buon diritto nel mio zoo...grazie, un grande abbraccio

il 21/09/2010 alle 23:16

Simbolica.

il 22/09/2010 alle 02:02

Centrato, almeno era una parte delle mie intenzioni...grazie principessa

il 22/09/2010 alle 08:31

Tu non sei quella che vedo... una osservazione molto profonda, una grande verità. Sempre, vediamo dell'altro solo una parte, una sfaccettatura delle mille che compongono ognuno di noi. Mi è piaciuta molto anche la metafora degli asini stracchi, la fatica di vivere...
Molto bella.

il 22/09/2010 alle 08:42

grazie cicala, la tua profondità contrasta col tuo nick...grazie ancora e ciao

il 22/09/2010 alle 08:45

"a domani la maledizione del giorno": questo verso mi piace da morire. Siamo condannati a vivere una vita che ci costringe a essere "uno, nessuno, centomila", sconosciuti a noi stessi. Solo nel silenzio del frastuono del giorno deponiamo le nostre mille maschere ed entriamo in contatto con noi stessi, riconoscendoci .
piaciuta tutta, in particolare la 2 strofa.
un abbraccio
eos

il 22/09/2010 alle 09:45

esatto cara Eos, non sono maschere secondo me, sono veri e propri "io", che spesso litigano fra loro, e poi litigano con gli "io" altrui, insomma un gran casino! Tu comunque ne hai capito perfettamente il senso di questa mia, e ti ringrazio...un abbraccio anche a te

il 22/09/2010 alle 10:02

molto bella, esce fuori dai soliti canoni, questo per me è fondamentale

il 22/09/2010 alle 14:31

grazie sercon, grazie del complimento..ciao

il 22/09/2010 alle 15:03

"a domani
la maledizione del giorno" per fermare e congelare l'uno/una in mezzo alle mille maschere del giorno...
molto bella e profonda!
Un caro saluto!
Ax

il 22/09/2010 alle 15:38

grazie caro axel, gentilissimo. ..Un abbraccio

il 22/09/2010 alle 16:32

Quel tuo barricarti per fermare le luce
mi incanta e mi fa sognare Arturo.
complimenti.
Marygiò

il 25/09/2010 alle 07:17

grazie Marygio, sei tanto gentile..un buon fine settimana

il 25/09/2010 alle 08:28