Per un periodo Schopenhauer mi ha molto appassionato, ma non ho mai pensato alla peristalsi dei suoi pensieri che, suppongo, si siano mossi in zona distante dall'intestino, ed abbiano finito per restare congelati su centinaia di libri in paperbak. Così come non mi sono mai soffermato sulla mancanza di vocali, che ora mi appare palese, di Vima Kadphises. Ma la tua va oltre e allarga, con un salto stratosferico, sui deserti da cammelli e sulle lentiggini dilavate dalla pioggia. Connessioni difficili per me, ma il piacere delle immagini imprevedibili che si succedono, simili a colpi di scena e forse anche più, c'è ed è cosa gradita. Ciao!
ciao!
del motus peristalticus parla nei Parerga und Paralipomena, nella sezione 'Aforismi sulla saggezza del vivere', mi pare.