Una dedica alla propria anima leggera e poetica. Purtroppo la brutta (o la bella, a seconda dei casi) notizia è che ci sono i dottori delle anime, ma oggi sono presi in scarsa considerazione. Il "tutto e subito" è l'imperativo comune e gli ostacoli che si frappogono tra noi ed i nostri obiettivi devono essere conseguentemente eliminati. La felicità risiede nel riconoscimento altrui, nel potere sulle cose e sugli uomini e non nella Sapienza dell'essere! Un saluto, Fabio.
grazie Fabio. Lungi da me sparare a zero su psicologi od altri dottori. Esiste però una credenza oggi, diventata superstizione, è quella che al minimo disagio ci vuole l'esperto, ecc.ecc. Il rapporto dialettico con se stessi è la base della vita, basta guardare la natura in cui gli opposti si integrano e completano..non si può eliminare una parte senza rinunciare al tutto. Un saluto anche per te e ancora grazie
è talmente mia che beh ho rischiato la commozione(mica si può confessare che è accaduto davvero),
la tua anima è un bene prezioso quanto l'amicizia stellare, rich che non sa più cosa pensare di questo pazzo mondo.
Forse la logica, il ragionamento, la dialettica non sempre sono efficaci, né verso se stessi, né verso gli altri. Esistono problemi che noi per primi non sappiamo come fronteggiare, oppure comportamenti viziati che devono essere corretti, o riveduti, di cui siamo le vittime e non gli amministratori. Lo psicologo è il dottore della mente, non dell'anima. E' colui al quale noi confidiamo il nostro problema con la speranza che egli sappia aiutarci. Il dottore dell'anima è il confessore, o il Padre spirituale, il quale si prende cura dell'integrità della persona, nei suoi vari aspetti. Mente e spirito sono legate, pur essendoci specialisti diversi. Bisognerebbe valutare quali sono i piccoli disagi che tu intendi. Forse quel piccolo disagio è per un'altra persona un vero problema. Dovremmo considerare che tutto è soggettivo: i gusti, la mentalità, i problemi e che inoltre non possiamo attenderci dagli altri che risolvano i loro problemi esattamente come li risolveremo noi. Ciascuno conserva la propria individualità e su questo aspetto che si basa il rispetto dell'altro. Un saluto, Fabio.
esatta la distinzione che fai tra vari dottori...fermo restando che il primo dottore dovremmo essere sempre noi stessi, anche nella disperazione non dovremmo mai dimenticarlo, e questo per un semplice motivo: la debolezza porta ad esser manipolati, magari anche in buona fede...e siccome il mondo, questo mondo, ma forse tutti i mondi anche del passato non sono stati esattamente giusti e santi..viene da sè...
il problema nasce secondo me perchè l'anima è "antica" e "primitiva" e le sue esigenze restano inalterate nel trascorrere dei secoli, dei millenni. La mente invece è "futurista" e adattabile e sempre protesa verso nuove tecnologie che rendano più facile la vita. Così l'anima, la nostra parte umana, resta schiacciata dalla mente e si pretenderebbe di indurla al silenzio somministrandole medicine.
Certamente nessuno dice che occorre tornare all'età classica e all'otium tanto benefico per il nostro lato umano però ritagliare uno spazio per coltivare i bisogni dell'anima si può e si deve se vogliamo restare umani.
Quindi ben vengano le solitarie passeggiate nei boschi, il dialogo con noi stessi a ritrovar noi stessi lontani per un pò dalla "civiltà dei robot".
Hai trovato un giusto e benefico equilibrio: bravo!
un abbraccio
eos
è una bella consapevolezza, è una stupenda poesia che supera te stesso..
incantata!
lungi da me indagare la natura dell'anima..argomento difficilissimo e forse insondabile, grazie cara eos...ti abbraccio
Non sempre siamo il miglior medico di noi stessi. Anzi, spesso ci facciamo del male gratuitamente! La possibilità di essere manipolati, o ingannati, esiste in ogni caso, ma non per questo dobbiamo sempre dubitare, o sospettare degli altri. Spesso è accaduto, ma accade tuttora, che siano gli elementi più deboli ed indifesi ad attirare sentimentalmente e sessualmente i cosiddetti dottori della mente. Il caso di Sabina Spielrein sofferente di una grave forma di isteria ed il dott. Carl Gustav Jung, forse è il caso più eclatante di come una paziente possa intavolare una relazione amorosa col suo dottore, guarisca, si laurei ed eserciti la professione di psicoanalista. La vicenda di Sabina Spielrein è stata abilmente raccontata nel film: "Prendimi l'anima". Non sempre la vita, segue le trame già viste. Ciao, fabio.
il vero dottore dell'anima è Dio che dal profondo del
tuo cuore spirituale ti permette di dialogare molto
profiquamente con la tua anima, edulcorando in tal
modo anche la sua dimensione mentale-intellettiva.
Di passeggiate nei boschi sono pratico, ci abito, e la
mia anima si addolcisce molto dopo anche una
breve passeggiata con un sottobosco gracchiante..
bella poesia
un bosco, il mare, un lago...non solo a me, ma penso a tutti giovi il contatto con la natura, come se l'anima avesse un'affinità con le forze naturali...grazie Discri
hai ragione un pò di natura e meno dottori
fa aumentare gli anticorpi :-)
ciao
