PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/09/2010
Sul vetrino
analizzo metamorfosi
di forma e di concetto,
osservo emorragie di passato
-salamandre denudate/ inchiodate
sul letto di rupe inamovibile-.

Nel cavo della mano raccolgo
l'immagine rinata dall'ultima muta,
sarà quello il mio ultimo ritratto?
L'incanto dell'oggi vorrei fissare
su calco adamantino
a sfidare la corrosione dei giorni.

Fermare non si può altrimenti,
la razzia delle stagioni,
che sedimentano strame
di foglie di ore,
di polvere d'oro bruciato.

Si sfaldano
maree di sguardi/ fermenti di onde
sotto severe custodie di palpebre granitiche.

Ma tenace il sogno non demorde
e suscita propaggini d'ali
all'anelito d'ascesa.

Lassù, congetture di sole
e rifugi sicuri per le mie fughe,
nell'avallo di nuvole galeotte.

Sostituire si può
il peso della carne
con levità di ali,
pur se la trama della vita
è già fissata altrove.
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Nell'ultima strofa c'è tutto il concentrato della vita. Si può vivere con lievità, senza drammi, esagerazioni, estremismi, ma per ciascuno la trama della vita è fissata nel Cielo. Allora tanto vale accettarsi per come si è, e chiedere a Dio di plasmarci come Egli vuole. Un bacio, Fabio.

il 14/09/2010 alle 09:14

in particolare la chiusa, malinconica e bella, ma è tutta bella, con parole precise e piene di sostanza a fermare una situazione esistenziale

il 14/09/2010 alle 09:30

mi piace com'è scritta, prima di tutto, e l'ultima strofa mi fa pensare: sostituire il peso della carne con levità di ali è una bell'immagine, il contenuto lo dai per compiuto, dici si può, non so se sempre, e come, la trama della vita è già fissata altrove, ma le ali secondo me fanno parte del destino individuale. Complessa, quasi fredda all'inizio, poi erompe il sogno e mi fai felice, brava da rich

il 14/09/2010 alle 10:17

sì, fredda all'inizio, severa...da ricercatrice...infatti analizzo sul vetrino...grazie mi fai felice. anna

il 14/09/2010 alle 10:34

Io amo sentire la musica della poesia più che cercar di cpire il suo reale significato. Non so se ciò che ho capito della tua poesia sia veramente quello che tu vuoi dire, ma quello che ho sentito è intensità e soprattutto forza, ho visto un caleidoscopio di vertiginosi colori, una intera orchestra di note sapientemente suonate.

il 14/09/2010 alle 10:56

Si può "fermare nel calco della mano l'immagine dell'ultima muta" e "sottrarla alla razzia delle stagioni", come una fotografia a memoria, un'immagine ferma e immutabile nell'archivio della memoria. La vita è sempre in divenire,continua tensione, secondo un percorso comunque stabilito altrove. Il nostro andare lungo prestabiliti sentieri è ineluttabile, talvolta doloroso, ma può essere più lieve se possediamo ali che ci permettono di sollevarci sopra le nuvole.
Mi piace tutta.
baci
eos

il 14/09/2010 alle 10:56

A proposito il mio nickname mi piace così, se hai visto il mio sito mi firmo sempre così, tanto che anche le persone che mi conoscono ormai mi chiamano co il mio nick.
Ciao con simpatia
Moirym

il 14/09/2010 alle 11:02

Sei perfetta Anna in questa tua poesia,
sei con me in perfetta sintonia.
bellissima piaciuta assaj.
Marygiò

il 14/09/2010 alle 11:15

io vorrei di te la stessa leggerezza e l'entusiasmo con cui affronti la vita...
grazie Marygio

il 14/09/2010 alle 11:25

grazie cara eos

il 14/09/2010 alle 11:26

grazie Amico mio, la tua Anima è bella!!

il 14/09/2010 alle 11:52

sai intravvedere nelle mie sempre l'elemento trascendentale..sei unico. un caro saluto.anna

il 14/09/2010 alle 11:53

Dove le trovi simili parole, neanche in cento anni riuscirei a fare qualcosa di simile. Evidentemente è un grande dono che hai, anche perchè c'è musicalità. L'ho letta più volte, immaginando che a declamarla sia una con quelle belle voci radiofoniche o da film...
Eccome me la copio per rileggerla eccome...
Con affetto
Fabio

il 14/09/2010 alle 23:43