PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/09/2010
Libero l'Ultima Idea, Sanguinando Aquile.

(Avevo nostalgia)

Betulle irriverenti, sul fosso del cranio,
masticano piano memorie fuggite
a scomporre radici inesatte,
verbi di vento, vocali avvitate d'addio.
Serpi di mani autocombuste
tagliano i vetri di gemiti estremi,
cadono stelle da orbite stanche.

(d'un coro d'angeli)

Smonto le parole ed i silenzi
trangugiati in ventiquattro lune,
separando zuccheri e veleni
dagli equivoci di una rosa,
rotolata da un'eclisse
causa e fine degli eventi,
cucendo l'anima alla carne

(e arcobaleni sulla pelle)

Mi hai sottratto e poi diviso,
rubato l'asse d'equilibrio
lasciandomi sospeso
sul filo fragile nel vuoto.
La tua immagine, incollata
agli occhi ciechi, riverbera
l'ultimo riflesso di quella luna,
prima di vestirsi solo d'ombra.

(quand'erano i sorrisi)

L'immenso mi divora.
Di me rimane il gelo
d’una lacrima, in pietra nera.

(a mietere albe e tramonti)
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

il tuo surrealismo è, come sempre, molto accattivante... piaciuta.

il 08/09/2010 alle 21:45

Poesia sulla nostalgia, nella solitudine a cercare di capire il perchè di un addio..le immagini e le metafore sono come al solito bellissime, in particolare quel "mi hai sottratto e poi diviso lasciandomi sospeso ne filo fragile del vuoto", la chiusa raggelante "l'immenso mi divora, di me rimane il gelo di una lacrima, in pietra nera"..veramente stupenda ax

il 08/09/2010 alle 22:18

grazie per la cortese lettura, mi fa piacere il tuo commento
Un caro saluto
Axel

il 08/09/2010 alle 23:32

lieto delle tue considerazioni ed empatia, carissimo Arturo!
Ti auguro la buona notte..
Ax

il 08/09/2010 alle 23:33

non conosco le tue poesie ma le leggerò.
stimata :-)
ciao

il 08/09/2010 alle 23:51

Incipit molto bello ed una chiusa forte in un testo da centellinare verso per verso per le immagini e le metafore che vi hai profuse.
Gradito molto il tutto e ammirata come sempre.
Ti abbraccio,
helan

il 09/09/2010 alle 07:52

grazie del passaggio, molto gentile!
Ciao
Axel

il 09/09/2010 alle 10:37

ti ringrazio sempre per la tua gentile e confortevole presenza.
Un abbraccio
Ax

il 09/09/2010 alle 10:38

Autopsia di un amore a cercarne le cause della morte. E mentre seziono sfilano i ricordi di una storia durata 2 anni( 24 lune).E riconosco adesso le prime avvisaglie della fine. Rivivo nella mente i momenti belli di questo amore, quando era vivo e intenso e felice e mi ci immergo nel desiderio di risentire ancora una volta "un coro d'angeli" e l'arcobaleno sulla pelle.
Quello che fa soffrire maggiormente, quando un amore finisce è soprattutto riconoscerne a posteriori quell'agonia che abbiamo magari intuito ma non "realizzato"; è durante questa fase che chi ama ancora si lega di più perchè avverte che l'altro gli sfugge ma non lo realizza. E quindi, quando poi la storia finisce soffre non solo per l'amore finito ma anche perchè realizza "la finzione" dell'altro.
Ed è veramente come essere divorati dall'immenso: smarriti e sena punti di riferimento a
rifare centinaia di volte l'autopsia di quello che per chi resta è ancora vivo. E forse in questo modo può "ucciderlo" anche dentro di sè e ricominciare.
Scusa la lunghezza ma è veramente bellissima questa tua e "ispirante".
un abbraccio
eos

il 09/09/2010 alle 10:56

lieto di averti ispirata così bene, carissima... che dire? hai già scavato a fondo nei meandri di questi versi, in modo perfetto.
Un abbraccio e grazie!
Ax

il 09/09/2010 alle 12:52
Jul

Un premio ti andrebbe dato non soltanto per l'enormità di bravura nel comporre il grande libro ma in virtù della coerenza che ti accompagna senza deviazioni, altri premi ti vengono dagli intenditori.
Un caro saluto,
Jul

il 15/09/2010 alle 20:54

grazie per il tuo sempre preziosissimo commento e presenza, cara Jul!
Un bacio
Ax

il 17/09/2010 alle 11:30