PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/09/2010
Ed ora vai
vai a districare il filo
nella lotta tra cuore e ragione
non ci son piu' guardie ai confini
si circola liberamente
ricordo mio padre
lui non perdeva tempo
usciva fischiando
le mani in tasca
ed io giurai
giurai di non diventar come lui
ora le ragioni si oppongono
nel tribunale del rancore
si vince e si perde
dove è finita la parola asciutta e calda
lo sguardo che abbraccia
e protegge
il solco invalicabile
la forza
o l'accogliere morbido ,il calore
il porto sicuro, l'acqua
che lava ogni dolore
la storia di un maschio
arrogante e pazzo di potere
niente di peggio che vincere sempre...

Ora naufraghi
per giunta orgogliosi
felici di una tavola ornata
alla deriva e soli
senza amore
si perde tutti
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si, il rancore è la bestia più brutta che possa
annidarsi nel cuore, perché brucia ogni cosa di
buono fatta fino ad allora.
cercate di ricostruire un ponticello almeno, per iniziare...
con affetto

il 03/09/2010 alle 14:55

C'è sempre lotta tra cuore e ragione, ma vince l'amore, il porto sicuro, il morbido accogliere, l'acqua che lava ogni dolore, come dici tu.
E certamente con l'orgoglio si va alla deriva e si resta soli e soprattutto si perde.
Piaciuta e condivisa.
Ciao,
helan

il 03/09/2010 alle 14:55

riflessioni molto amare e sacrosante, sul potere, sul possesso senza amore... e così si perde tutto...
Ottima!
Un caro saluto
Axel

il 03/09/2010 alle 15:43

grazie Discri, grazie per la tua attenzione. ti abbraccio

il 03/09/2010 alle 15:52

è forte la poesia perchè tu pensi di dire una cosa e ne esce fuori un'altra..il mio obiettivo ambizioso era di parlare dei rapporti tra uomini e donne oggi...ma va bene anche così cara helan, e sono contento che ti è piaciuta..grazie

il 03/09/2010 alle 15:54

esattamente ax, nei rapporti tra uomini e donne esistono queste cose purtroppo, esasperate e rese se possibile piu' dolorose dal momento storico di transizione che stiamo vivendo..un abbraccio ax, grazie.

il 03/09/2010 alle 15:57

un tempo il ruolo dell' uomo e quello della donna erano più chiari :l'uomo la forza, la donna la dolcezza. Lui le braccia tra cui la donna si rifugiava in cerca di protezione, lei la certezza del calore, di un focolare domestico.Certo c'erano cose negative in tutto questo, come l'atteggiamento da padrone di molti uomini e quello di eccessiva dipendenza di molte donne. Ma a prescindere da questi non marginali problemi, generalmente i rapporti tra uomoni e donne erano basati sull'amore reciproco.
Oggi invece il rapporto tra uomini e donne è molto spesso basato su un rapporto di forza più che sull'amore, che spesso è solo attrazione fisica temporanea.
Questo mi ha fatto pensare la tua bella poesia.
un abbraccio
eos
PS
Ho scritto l'incipit del "geloso" , che dici la completi tu? mi farebbe piacere

il 03/09/2010 alle 18:17

Maria De Filippi quanti guaiha prodotto! Uomini e donne in tv che poi si digerisce male e tu che già con quella odiosa del treno distinguevi e pontificavi(scomodare il papa! dovevo essere impazzita a votarti come ho fatto!) adesso per sottrazione dovrei esitare e invece quando sono arrivata a "ricordo mio padre" bang un collegamento improvviso degno del miglior circo, ho preso interesse e l'ultima strofa è la più bella per suono ma è del vivere da uomini con riferimento a tuo padre che dà intensità e ti fa onore. Secondo me hai ancora molto da dare, Rich in frac

il 03/09/2010 alle 18:28

io uomini e donne di Maria De Filippi l'ho visto solo su "blob", e devo dirti che altro che circo! Impressionante...per quanto riguarda la poesia ti ringrazio, sono stato un temerario a toccare questo argomento scottantissimo, ma era troppa la voglia di dire qualcosa su una cosa che ci riguarda così da vicino, e che in generale fa soffrire un pò tutti...si, prima era tutto piu' facile, ruoli definiti ecc. e purtroppo secondo me è stato il maschio pazzo e assetato di potere a far saltare tutti gli equilibri, questo storicamente, diciamo da un secolo a questa parte, o forse anche di piu'...ora siamo così, in mezzo al guado, come ho cercato di dire...il riferimento a mio padre mi è venuto spontanea, è lui la figura maschile della mia vita e guardando il dolore di mia madre io veramente giurai di non diventar come lui, e lui, dopo ogni lite tranquillamente usciva fischiando, le mani in tasca...per lui tutto era chiaro, lui era il padrone, e non perdeva tempo...le soluzioni? Non le vedo per il momento...grazie magnifica Rich

il 03/09/2010 alle 21:29

quando nella poesia parlo dell' uomo, del solco invalicabile e della forza, e della donna porto sicuro, acqua che lava ogni dolore parlo di una condizione naturale, per me quelli sono l'uomo e la donna, diversissimi ma uguali, nelle loro caratteristiche...E forse la situazione ottimale, di amore reciproco non è mai esistito, o forse sì non lo so, il problema è che l'uomo ha sempre comandato, almeno da che abbiamo memoria, ma ha sempre oppresso la donna? Questo non lo sappiamo...E' certo che il potere in generale "acceca" sempre e nel tempo tira fuori il peggio dalle persone, e quindi c'è stata la legittima e sacrosanta ribellione della donna...Adesso però come stiamo? Fase di transizione anche molto dolorosa, su questo sarai d'accordo, ruoli confusi, solitudine, rancore, completa mancanza di fiducia reciproca..questa è la fotografia..la soluzione?Io non la conosco, forse solo il tempo...Per quanto riguarda l'incipit del "geloso" non posso completare la poesia..e lo sai perchè? Perchè io sono gelosissimo... non sarei obiettivo e nemmeno lucido, sono sicuro che a te verrà bene cara Eos...grazie del tuo commento arguto e argomentato...p.s il geloso no, forse qualche altra figura?

il 03/09/2010 alle 21:42

come non essere d'accordo su quello che dici! La soluzione purtroppo non so nemmeno io qual'è nè quale sarà il punto d'arrivo di questa transizione che però io chiamerei più involuzione.
davvero sei geloso? è una sorpresa.
di figure ce ne sono tante, il campionario è vasto: avaro, buffone, bugiardo...quale preferisci?
ti auguro una buonasera
eos

il 03/09/2010 alle 22:13

l'avaro potrebbe andar bene, io comincio a pensarci e ti faccio sapere, tu pensa al "geloso"...ciao e una buona serata anche a te

il 03/09/2010 alle 22:27

carissimo Arturo,
hai scritto una poesia
che penetra l'argomento attuale
sinceramente il ruolo della donna
che si sente pari all'uomo
oggi non mi piace.
mi dispiace fare questa affermazione,
ma il rispetto che si deve all'uomo
dov'è andato a finire,
sarebbe un'argomento
troppo lungo da trattare,
è la nuova società ne è carente.
io con mio marito
eravamo il braccio e la mente,
abbiamo vissuto venticinque anni
felicemente.
non credo che sia andata fuori tema,
ma è quello che penso alla mia maniera.
Ti saluto caramente.
Marygiò

il 04/09/2010 alle 09:53

il problema Marygio è che oggi non si rispetta piu' nessuno, nè uomini e nè donne...quello che dico io però è che il guaio l'ha combinato l'uomo, è lui che ha esagerato, e non solo con la donna...si è innescata una reazione a catena e il risultato è che oggi la situazione è questa...uomo e donna, diversi ma uguali, diversi significa che la natura stassa ci ha fatto diversi, ci completiamo, e non significa che l'uomo solo perchè è piu' forte fisicamente deve fare il padrone...cara Marygio, tu sei stata fortunata con il tuo amore, ed è bello quello che hai detto...grazie

il 04/09/2010 alle 15:12