son forse effimere che non mi appartengono
quelle che vanamente tento di serrare nel pugno vuoto?
non esistono poiché mai nacquero in me
cerco là fuori pura evanescenza
per colmare un’ambizione intima
mai ammessa
solo intuita
ingenuamente sepolta
e se invece fosse l'illusione
indotta dal magico dardo di Eros,
cui tutti anelano e pochi si arrendono?
la sua forza
può distruggere o generare
dare vita o morte
indifferentemente spasmi
di piacere o d’afflizione
senza non esisteremmo
né tu né io
il coraggio
è il suo prezzo
è
quella Tua luce,
una saetta
che m'attraversa l'anima
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