mi sembra il fatale incontro del sogno con la realtà, il farci i conti e prendermene tristemente atto, senza rinunciare però ai propri sogni ed alla speranza, come i fiori di neve, pur sotto il cielo di una stagione morta, mi suggeriscono....
Sto leggendo e rileggendo i primi sei versi che mi calzano a pennello e sembrano scritti per come io sto vivendo questo momento.
Particolare quel golgotha d'equivoci, dice tanto...
Molto apprezzato il tutto..
Un abbraccio,
helaan
comincio dal titolo che mi ha colpito molto: "uccidimi con la bocca acuta, in silenzio". Secondo me quell'uccidimi sta a significare il contrario, cioè uccidi la diffidenza dentro me che mi impedisce di abbandonarmi al vortice vivificante della passione. Ma fallo in silenzio perchè le parole rafforzano le frange nere (e insomma axel questo punto nodale non riesco a esprimerlo, per la mia difficoltà a usare un particolare linguaggio, anzi non ce l'ho proprio! , quindi penso che sarò contorta).La bocca acuta nel senso che dovrà evitare parole ma esprimersi diversamente in modo che il mio volo non crolli " a picco in terra" sull'ametista abortita.( come ti sembra?)
Ci sono ancora fiori dentro me, fiori di neve che aspettano la primavera per il disgelo , e tu puoi far si che giunga.
è davvero bella , soprattutto in quella richiesta di aiuto, che implica comunque speranza nel ritorno della primavera con lo scioglimento della neve.
un abbraccio
eos
ah quel golgota di equivoci, cifra di tante sofferenze presenti nella nostra vita! pur di ametista un epitaffio è sempre qualcosa di definitivo, doloroso ma per sempre, lo spero per te :-)
busserl
lilli
mi spiace per la sintonia emozionale che scaturisce da questi versi, ma ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento
un abbraccio!
Ax
credo che tu abbia afferrato pienamente una delle visioni stratificate nel titolo, l'altra deriva da una trasformazione temporale del verbo... non "uccidimi", (oppure sì, fallo definitivamente!) ma "Mi hai ucciso"...
Per il resto mi beo nelle tue sensazioni che si intrecciano con le mie e ne creano di nuove...
un abbraccio e grazie
Ax
Wer weisst?...
Grazie Lilli per il tuo sempre caro passaggio...
Bussi
Ax
bè...se cambia il tempo verbale e da imperativo ottativo(come avevo inteso) diventa passato prossimo cambia tutto, ti pare? e la poesia esprime amarezza per quell'ametista morta e per quella bocca acuta come una lama che l'ha uccisa e ha fatto cadere la neve sull'amore. Resta solo la speranza che ti auguro, del disgelo di primavera.
la prova provata che gli equivoci( in questo caso il mio) generano granchi colossali!
grazie Axel
ti abbraccio
eos
No carissima, nessun equivoco! Tu hai colto, credo, uno dei significati che coesiste con altri, ed ha una valenza molto erotica, voluta, e non è in contraddizione con quello che ti ho sotto posto io, ma solo una dilatazione ai mille possibilismi che offre la sperimentazione poetica.
Quindi, ripeto, nessun equivoco! :-)
Ax
la strofa di "Distruggo" e un titolo alla Dario Argento, fantasia senza limite, arrichvederci.