bella questa tua che affronta il difficile scoglio di spiegare a parole la conoscenza che tutto è espressione dell'Uno e che da esso proviene la molteciplità.La difficoltà sta nel fatto che questa è una conoscenza esperenziale che non può essere resa a parole ma solo con accenni.
molto bella anche se io ho una diversa visione del mondo, quella cattolica.
un abbraccio
eos
anche la mia visione è cattolica (universale) senza
peraltro limitarsi ad una religione, anche se, in tale
particolare caso, mi riferisco alla Isa Upanisad e non
a certe interpretazioni riduttive della Bibbia, che nel
sale ha la stessa essenza universale di tutti gli altri
testi detti sacri, compreso le Upanisad.
grazie del tuo sempre gradito commento
mi sto abituando a queste tue visioni, devo dire molto suggestive e poetiche..di questa è la chiusa il pezzo piu' bello e poetico, oltre che significativo, quando hai visto l'uno divenire i molti, tutti creati dalla voce del cuore...
Il mondo oggettivo è una proiezione della nostra
mente, che in tal caso è assimilata al cuore, ed è
la ragione per cui Gesù parla di purificare il cuore:
per vedere la Realtà in tutti e in tutto, quindi per
proiettare un mondo pulito.
Come quando portiamo gli occhiali scuri ci fa vedere
il mondo scuro, purificare il cuore è togliere ogni
tipo di occhiali dagli occhi, di qualsiasi colore/religione siano,
e vedere la Realtà.
Sei tutto che tutto avvoltola
incipit splendido, ambizioso e partigiano.
Non credere talvolta mi rende perplesso e un pochino invidioso ma solo per qualche attimo.
Uno scritto piacevolisssimo e armonioso
come sempre ti accade
affetto
ninomario
apprezzatissimo il tuo commento, grazie!
affetto ricambiato
vincenzo
questa tua è di una profondità estrema,
vedere l'uno divenire in molti,
è la creazione del mondo intero.
bravo Vincenzo, gradita molto.
Marygiò
l'Uno diviene i molti perché i molti (l'oggetto) sono
l'Uno, tutto è Uno.
ciao cara
La religione induista ,ha tante possibilità di conoscenza e intorno all'uomo...
Primo Adhyaya (prima lettura) – Quarto Brahmana (Libro riferito al Brahman)
Sulla storia della creazione
1. Al Principio questo fu il solo Essere, ed ebbe forma di persona (Purusha). Egli, guardandosi intorno, non vide nulla all’infuori del suo Essere.
Allora disse: “Questo sono io”. Quindi IO divenne il nome. Perciò, anche ora, se un uomo viene interrogato, egli mesto dice: “questo sono io”, e poi pronunzia l’altro nome che egli potrebbe avere. (…)...
Ti eri appena svelato in me
e non potevo comprendere
la musicalità del tuo nome,
la potenza della tua forma,
per ben inspirare i tuoi respiri.
Caro Vincenzo, mi incuriosisce conoscere tutte le relegioni.. e questa mi intriga!
Buon pranzo!
Dora
Ci sono dei corsi sulla storia delle religioni, iscriviti,
partecipa, e la tua curiosità sarà appagata.
grazie del commento.
ciao e buon appetito a te.