PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/08/2010
Allungo la mia coperta di sole.
Mi servirà nelle notti di pioggia a tegole
o nelle sere fredde d’inverno
quando il vento è uno sconosciuto
e ti svuota di pensieri e carezze.
Scopo le foglie secche del viale,
lentamente, mentre ascolto
il loro rotolare di gusci vuoti,
il cuore ascolta e si raggrinza,
colgo la lavanda che profumerà
quest’anima di veli offuscata,
lacrime lucenti cristallizzano
in corridoi senza più passi..
Non posso sedermi.
È automatico questo mio andare..
Fagotti di ricordi dondolano
sulla mia schiena pallida.
Ho rotto i calzari,
li cucio con la vita che insegna
a ritrovarsi in valigie sdrucite
con facce di carillon.
Pettino i miei capelli
alla luce della luna di fine estate
Lei, che mi conosce, mi indica
vecchi sentieri abbandonati,
io, seduta a un vecchio pianoforte
accompagno un gatto randagio
nel suo concerto d’amore..
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teatrale, manca solo Brecht a dirigere... bisogna rileggerla per assaporarlo di più, non succede niente eppure il palcoscenico si riempie, di valigie,
facce di carillon, luna, sentieri, piano, gatto...
un frammento che seduce discreto, rich

il 26/08/2010 alle 22:08

Snow, che bella questa tua. Tutta da gustare, verso per verso...
belle immagini, azzeccate parole... tutto piacevolmente scorrevole.
Mi piace quel rotolare di gusci vuoti...
i corridoi senza più passi...
l'accompagnamento al pianoforte...
tutto suggestivo.
Questa è da copiare per rileggerla nel tempo
Complimenti bellissima piaciuta tanto
Fabio

il 26/08/2010 alle 23:29

Grazie Rich detto da te che sei un abile sceneggiatore/trice non so, è un onore. Contenta del tuo passaggio Snow

il 27/08/2010 alle 11:56

grazie Fabio, sei sempre gentile nei tuoi commenti e credo anche sincero. Mi fa piacere se l'hai gradita. Snow

il 27/08/2010 alle 11:58

bellissima! sembra di assistere davvero ad una rappresentazione teatrale dove i personaggi dell'anima si identificano con gli oggetti della vita quotidiana e con gli elementi della natura. L'azione si svolge senza interruzioni fino a focalizzarsi e fermarsi su quel canto d'amore al piano.
bravissima Snow!
baci
eos

il 27/08/2010 alle 13:02

il pezzo piu' bello"ho rotto i calzari, li cucio con la vita che insegna a ritrovarsi in valigie sdrucite"..piena di tristezza e bella

il 27/08/2010 alle 13:48

Grazie eos, sono contenta ti sia piaciuta! Tu commenti in un modo straordinario, non solo "leggi" ma ti cali nelle opere altrui fino a sviscerare l'essenza..brava! Snow

il 28/08/2010 alle 16:59

Sì, in effetti è stata scritta in un momento di profonda introspezione..grazie del tuo passaggio..Snow

il 28/08/2010 alle 17:00

La musica del tuo pianoforte si ode fin qui.
Stupenda, sogno leggendoti ,mi trasporti lontano..............................................

il 29/08/2010 alle 15:45

Dolce Quiara, hai una sensibilità che si percepisce, sei un'anima bella..Snow

il 08/10/2010 alle 20:32