PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/08/2010
l'avrai a che cosa stai pensando,

lottando con i monstri dei tuoi pensieri,

fantastici e veri,

e ti divoreranno i tuoi odi,

i tuoi atteggiamenti brutti

con i loro denti piu' acuti,

e ti toglieranno il cuore da pietra,

e tu, tu sarai rotto, come un vetro

nei pezzi da non memorizzare:

sai bene che debba fare,

ma non lo fai

e quando lo deciderai di fare,

non restera' nessuno da amare-

lo sai

che cosa devi fare.

Ivan Petryshyn
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sembrano parole raffazzonate e incollate come vetri rotti...

il 12/08/2010 alle 15:27

va bene, ma si possono capire: uno che sa come farlo, puo' mettere i pezzi assieme- e... ci avremo un ritratto.. la poesia e' sempre una cosa diversa dallo stile in cui pensi... la poesia... lo sai.

il 12/08/2010 alle 19:58

si, si può anche fare, si può anche ricostruire il
pensiero del poeta attraverso la sua opera omnia,
ma se poi lui pensa una cosa e ne scrive un altra
come si fa? no, non sono daccordo sulla tua falsa
definizione di poesia, per me essa non dovrebbe
essere una cosa diversa dal suo vero pensiero, e
secondo me non lo è mai altrimenti non sarebbe una
poesia ma un raccattare parole bugiarde e artificiose!
ciao

il 13/08/2010 alle 08:53

non puoi sapere il mio pensiero:
non e' vero?
Ivan Petryshyn

il 13/08/2010 alle 14:32

scusatemi amici se m'intrometto ma voglio bene a tutti e due e in tutti e due vorrei trovare verità (relative)
pezzi di vetro rotti raffazzonati! comincerei a chiedere chi li ha rotti e perchè!
poesia come vero pensiero, certo purchè ci sia libertà di esprimersi nel modo sentito

la poesia, a mio avviso, è avere disponibile un campicello ben delineato da cui ci si possa uscire e in cui ci si possa entrare con pari dignità
affetto ai miei carissimi amici
ninomario

il 13/08/2010 alle 14:54

certo che no, infatti mi riferisco alla tua definizione
scritta, la quale dimostra che perlomeno lo hai una
volta almeno pensato, con tutto il diritto di cambiar
idea poi...

comunque, sono daccordo con nino, è un proprio
campicello dove coltiviamo i nostri pensieri e poi
raccogliamo frutti che, spesso, sono diversi da quelli
che ci aspettavamo ma che possiamo cambiare a
nostro piacimento. tutto ciò era sottinteso nel mio
appunto perché mi riferivo alla tua definizione assoluta (a me sembrava tale!).
ciao

il 13/08/2010 alle 16:41

ha qualcosa che mi piace, una certa violenta dialettica, ciao Ivan e "monstri" con la n è carinissimo, il piccolo tonyrich

il 13/08/2010 alle 22:00

c'e' anche una spontaneita' nello scrivere una poesia, ma se ha provocato tanti commenti - vale! grazie!

il 14/08/2010 alle 19:17

i mostri e i monstri erano una volta dei parenti. Ivan

il 16/08/2010 alle 18:22

ancora una volta- se una poesia non ti piace - non ti piace e... basta! la poesia si comprende da molti in diversissimi modi...
non deve chiedere chi li ha rotti e perche'... sono rotti. ma perche' tutte quelle emozioni? perche' uno leggendola deve essere cosi' commosso?
se piace- bene, se non -piace- anche bene. siamoci calmi. le parole sono le parole, come sono venute. in quel modo strano... rotti... ivano (se dico rotti- sono rotti, ma per un altro possono essere non rotti - non importa, per l"universo e per i mondi delle poesie. grazie ivan petryshyn

il 16/08/2010 alle 18:28

c'est la globalitation monsieur
benritrovato I hope
ninomario

il 17/08/2010 alle 11:23

sai cosa devi fare, e non si fa...perchè? " E quando lo deciderai di fare non resterà nessuno da amare"..è vero

il 18/08/2010 alle 10:31

mais, oui, c'est vrai!
speriamo che si'.
ivan petryshyn

il 18/08/2010 alle 21:21

alora, dobbiamo essere piu' sinceri,
piu' amichevoli ed amabilvolenti,
senza paure - la vita e' breve...
la poesia e' eterna anche se fatta dall'uomo:
pero' risponde alle vibrazioni dell"Universo.
Ivan Petryshyn

il 18/08/2010 alle 21:23

Ivano, hai detto bene, la poesie è eterna anche se fatta dall'uomo, condivido in pieno anche la prima pate della tua risposta...ciao

il 18/08/2010 alle 22:20

siamo calmi, anzi calmissimi solo che da noi un vetro rotto porta iella, cioè sfortuna, a chi l'ha frantumato e siamo preoccupati per te e non vorremmo ti succedesse qualcosa perchè ti vogliamo bene. Il resto tutto OK
your friend
ninomario

il 19/08/2010 alle 08:16

gratiam tibi ago, atture!
saluti cordialmente poetici! ~

il 19/08/2010 alle 16:58