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Pubblicata il 07/08/2010
Solo un uomo

Dolci parole al suo orecchio,
decantatrici e consolatrici,
vorrebbero salvare la sua anima.
Tapini loro che non sanno che lui,
solamente lui, ha voluto arrivare
fin qui, è stata la sua scelta di vita.

Oggi forse sei agli sgoccioli,
il tuo male ti consuma il corpo.
Sei stato un gran passionale,
hai goduto la vita in tutti i risvolti
e sei stato felice di viverla,
non hai badato ad altro: hai odiato,
invidiato, tanto amato. Hai vissuto!

Una cosa di cui sono convinto
posso dirtela, chiaramente.
Quand’anche tu fossi stato
il più malvagio degli uomini
e ti fossi coperto di ludibrio
per le tue enormi nefandezze,
quand’anche tutto ciò,
tu non saresti un peccatore,
saresti solo un uomo...
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La tua chiusa porta un messaggio: è inutile additare l'uomo come peccatore, in quanto egli stesso è peccato. Sono d'accordo. Solo coloro che sono rivestiti di Luce, possono intravedere i propri peccati e le mancanze commesse dagli altri. Padre Pio aveva il carisma (dono di Dio) di scorgere i peccati più nascosti ai pentinenti che si rivolgevano a lui per ottenere l'assoluzione, attraverso il sacramento della confessione. Il grande Santo aveva il merito di far ricordare i peccati "dimenticati" oppure quelli che non venivano confessati per la vergogna. Il bene ed il male esistono. All'uomo il compito di educare la propria coscienza e scegliere se essere un essere spirituale, oppure un essere terrigno. I tempi odierni hanno trasformato solo gli uomini, in uomini soli. Un caro saluto. Fabio.

il 09/08/2010 alle 17:50

La mia chiusa è più metafisica, riprendendo le tue
parole: è inutile additare l'uomo come peccatore, in
quanto egli, quale incarnazione del Sé, NON può
essere peccatore SE E' CONSAPEVOLE DELLA SUA DIVINITA'!
Ciao

il 09/08/2010 alle 20:56

un po' triste - un progetto mai realizato?
un uomo che poteva essere un santo o un peccatore, ma si e' realizzato solo come un uomo comune, niente di diverso e niente di piu' bello?
Ivan Petryshyn

il 12/08/2010 alle 20:01

può darsi, ma io penso che l'essere umano ha la
capacità interiore unica solo a lui, quella di essere
diabolico, bestiale o divino, sta a lui la scelta di vita
che comunque può fare sempre e solo dallo stato
di essere incarnato come uomano, cosa che non
può fare la bestia nè un angelo, nero o bianco che
sia, cioè diabolico o celestiale, ecco perché dico
che è solo un uomo...
ciao

il 13/08/2010 alle 09:07

penso che hai ragione:fare peccato significa fare qualcosa che personalmente si riconosce come peccato, al di là del comune pensare.Ma se il mio comportamento è frutto di una scelta di vita che mi procura gioia e non conflitti con me stessa allora dov'è il peccato?C'è l'uomo, sicuramente imperfetto ma il peccatore come trasgressore di una sua legge morale non c'è.Il gaudente,per esempio, che sceglie ed è felice di esserlo è un peccatore agli occhi degli altri che reputano la lussuria un peccato,ma è in realtà solo un uomo fedele al suo progetto di vita.
mi è piaciuta davvero
un abbraccio
eos

il 15/08/2010 alle 12:36

bisogna amare Dio e temere il peccato.
Dio si trova immanente fuori e dentro l'essere.
il peccato è l'ignoranza della nostra realtà, se non
conosciamo noi stessi non potremo conoscere la
verità che ci fa liberi dal peccato.
una scelta di vita che esclude il nosce te ipsum
non teme il peccato e non ama Dio, quindi è una
scelta errata...
ciao

il 16/08/2010 alle 09:20

Una poesia intensa e profonda.
Ciascun uomo è artefice del suo destino...
Pertanto, chiunque passerà il guado
prima di ogni cosa, si affiderà alla grande Misericordia in modo
di purificarsi e come uomo,
sarà assolto.

il 17/08/2010 alle 12:20

Si, ognuno è IL SOLO ARTEFICE del suo destino.
Se ara il campo del suo Cuore, sparge i semi
dell'Amore e miete il raccolto della forza morale e
dell'equanimità, in altre parole modella la sua anima
finalmente resa PIENAMENTE UMANA per l’ascesi e
la fusione nell’Oceano Infinito dell’Amore, del Puro
Amore quale singolarità ineludibile aldilà di ogni
immagine, anche quella del sacrificio estremo del
Golgota, sicuramente egli porta a compimento lo
scopo della vita!
Grazie cara del tuo gradito acuto passaggio
ciao

il 18/08/2010 alle 09:08

il senso della tua poesia è profondo..se siamo solo uomini non ci dobbiamo giudicare, questo non significa non migliorarsi...

il 18/08/2010 alle 10:33

Posto che il nucleo del nucleo dell'atomo è quella
forza immane e inimmaginabile chiamata anche
Amore, la prima conseguenza scientifica è
l'Immanenza di questa forza, indi la trascendenza,
relativamente allo strumento chiamato anche mente
Conseguenza di ciò è il cammino della vita dalla
immanenza alla trascendenza, il che vuole anche
dire che il cammino verso la meta è:

ANIMALE > UMANO > DIVINO

Secondo questa legge spirituale-metafisica tutte le
leggi della Fisica hanno dunque una doppia valenza
fisica e metafisica-spirituale.
In altre parole, una formula quale è, ad esempio,
quella inerziale di Newton:
F = ma
ha un significato sia fisico, evidente nel secondo
membro con l’urto della materia, che metafisico
spirituale, poco evidente come forza F applicata
alla materia, nel primo membro.
In tal caso il significato fisico è il prodotto "ma"
(Princìpio Unifenomenico del prof. Marco
Todeschini) mentre quello metafisico è la forza F
che nasce come reazione psicologica al Principio
Unifenomenico. Se al posto di F mettiamo la A di
Amore avremo:
A = ma
che rappresenta assai più chiaramente il Princìpio
Sacramentale insito nella Natura, secondo il quale
TUTTA la Scienza è una espressione educativa
dell’Amore Onnipervadente gli Universi.
Quando sono presentati semplicemente
razionalmente, i Sacramenti possono apparire come
strumenti meccanici di Grazia nello scibile, quindi
anche nella scienza, (ex opere operato), in verità
se interpretati correttamente, tutta l’opera dello
scibile umano è ex opere operantis Christi, ovvero
ex opere operantis Amore!
Su questa incontrovertibile opere operantis si basa
la creatività della Scienza e, in particolare, lo
sviluppo matematico della operatività
Bioegodinamica o Fisica Umanistica della Singolarità Ineludibile!
Per queste principali ragioni scientifiche la nascita
di un essere come umano è il punto prerealizzativo
della meta, senza incarnarsi come essere umano
è impossibile agli esseri realizzare la meta.
Perciò SOLO UN UOMO può svelarsi DIVINO!!!
Ciao e grazie del commento

il 18/08/2010 alle 18:42

interessantissima la tua spiegazione, ma mi sorge un dubbio allora: se solo un uomo è la porta verso la divinità, come la mettiamo con gli uomini-bestia, che son quelli che perseverano anche coscientemente nella scelleratezza e che hanno ridotto il mondo a cloaca, e non solo dell' ecologia sto parlando..li dobbiamo considerare uomini o qualche altra cosa, insomma tu per Uomo che intendi, l'uomo ideale, l'uomo teorico e quindi una possibilità, l'uomo reale e di buoni principi che faticosamente cerca soffrendo di capire dai propri errori, o comprendi anche gli uomini-bestia?(senza offesa per le bestie)..ciao Discri

il 18/08/2010 alle 22:27

l'essere umano è l'unico essere ad avere la
capacità interiore, unica solo a lui, di essere
diabolico, bestiale o divino, sta a lui la scelta di vita
che comunque può fare sempre e solo dallo stato
di essere incarnato come umano, cosa che non può
fare la bestia nè un angelo, nero o bianco che sia,
cioè diabolico o celestiale, ecco perché dico che è SOLO UN UOMO...
ciao

il 19/08/2010 alle 09:19

Fantastica, è così raro nell'era dei superuomini, dei "qualcuno" e della perfezione tecnologica, assistere a tali confessioni di umanità. Persino Cristo ha peccato sulla croce, perchè era un uomo e stava vivendo! Grazie mille. ciao!

il 19/08/2010 alle 16:35

forse mi hai frainteso. io voglio dire il contrario di
ciò che hai capito: NON ESISTE ALCUN PECCATO E
QUINDI ALCUN PECCATORE, perché?
Perché siamo esseri umani che nella loro essenzialità
sono DIVINI, anche se la mente, complice i sensi, la
ignoranza e quindi l'ego, spesso pensa, parla ed
agisce in modo diverso e incoerente, apparendo non
un essere umano ma un essere diabolico, infimo, o
al più un animale identificato solo con i suoi sensi.
MA L'ESSERE UMANO NON E' UN PECCATORE E'
SOLO UN UOMO, QUINDI E' POTENZIALMENTE DIVINO!
ciao

il 19/08/2010 alle 17:31

quand’anche tutto ciò,
tu non saresti un peccatore,
saresti solo un uomo..."

qui ci vedo una "normalizzazione" di ciò che socialmente può essere l'errore e questo eleva l'uomo a dio, la consapevolezza che l'agire diabolico come lo definisci tu è insito nell'uomo. In realtà ci vedo un superamento del concetto di bene e male... è condivido... ma potrebbe essere una mia interpretazione!! ciao

il 20/08/2010 alle 20:33

hai giustamente interpretato: è il superamento della
idea dualistica di bene-male, che esiste solo nelle
menti e si proietta come oggetto, ci si identifica e
si crede alle conseguenze di questa identificazione,
ma tutto è "vanità, solo vanità" perché tutto è Uno.
un caro saluto
vincenzo

il 21/08/2010 alle 08:54