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Pubblicata il 07/08/2010
Effendim: storie d’Amore e Religione

Come scimitarra,
tagliava la folla velocemente
la carrozza di Hakim Effendi,
il medico capo del sultano.
La speranza posta nel cuore
volava veloce avanti ai cavalli
mentre la folla si apriva,
miracolosamente non coinvolta,
nella pazza corsa dei destrieri
per la grave occasione usati.

Cosa dire al sultano,
pensava e intanto arrivava al palazzo.
Gran gioia quando persone
festanti gli si avvicinarono:
- Miracolo, Allah è grande! –
gridavano tutti prostrandosi
nella direzione di La Mecca.
Corse dal sultano e vide.
- Hakim, Allah mi ha salvato!
Mi sento forte, sono guarito,
ora posso continuare la Jihad
e distruggere tutti gli infedeli.
Questo segno è la Volontà
di Allah e del Suo Profeta,
che sia sempre benedetto! –

Mio Gran Visir, dolce Maestà,
m’inchino alla volontà tua
che è dello stesso Profeta,
che sia sempre benedetto.
Devo dirti che ero disperato,
mio signore, mentre cercavo
invano i medicamenti giusti
per la tua brutta malattia.

Allora mi sono fermato
e seduto su un masso
per piangere, di nascosto,
tutta la mia disperazione.
Improvvisamente una luce
si è avvicinata dal fondo
della strada e un uomo
mi si è materializzato davanti
e con convinzione mi ha detto:

- Va, corri dal sultano,
non servono le medicine
del corpo, ma quelle del cuore!
Digli che la Jihad è santa
solo se si combatte l’odio.
L’amore è santo, non le armi! –
ed è andato via sparendo
nella lontananza della strada.
Ecco Maestà, questo è tutto.

- Come si chiamava costui? -
Maestà non me lo ha detto,
ma il cuore lo ha chiamato
da solo, subito: Effendim,
perché ha capito che era
il suo stesso Signore, l’Amore!

unsolodioonnipervadente/amore
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Il mio pensiero va alle vittime delle guerre di religione, a coloro che con ingenuità hanno commesso il male, pensando che fosse richiesto da Dio. La storia ci insegna che quando uno detiene un grande potere (quello religioso, come quello politico, economico e finanziario) altrettanto grande è la sua responsabilità verso i subalterni e verso Dio. Il potere, tanto desiderato dall'uomo, è un'arma a doppio taglio. O sai come gestirlo, o è lui a gestire te! Qualcuno disse: Il potere rende folli. E a guardare l'utilizzo che fanno i potenti del loro denaro, tale riflessione, sembra vera e calzante. Ciao, Fabio.

il 08/08/2010 alle 13:01

Sono daccordo con te!
Mi ricordo il cinismo di un nostro politico famoso,
democristiano dall'origine, Andreotti, che diceva:
"Il potere logora chi non ce l'ha!"
il quale è sempre stato il classico brutto esempio di
enorme ipocrisia...pur di avere il potere!
finite le vacanze? già a casa?
ciao

il 08/08/2010 alle 13:58

Ciao, Discri. Domani riprenderò il lavoro, ma sono sufficientemente riposato e sereno. Un altro anno di lavoro sta per iniziare, ma non soffro di particolari patemi da rientro. Ricordo benissimo Andreotti, un esempio di intelligenza e di cultura prestate all'arrivismo. Il potere non consuma solo chi il potere vorrebbe averlo, ma logora anche chi il potere lo detiene, poiché per conservarlo si scende a patti con tutti, anche con Satana e ci si dimentica che la propria dignità non ha prezzo, né essa (la dignità) è il controvalore alla notorietà. Qualche tempo fà, l'onorevole Giulio Andreotti ha affermato che dopo la morte egli entrerà in Paradiso (cosa certa, secondo lui!). Secondo l'agiografia coloro che hanno vissuto la fede in modo eroico (i Santi) si sentivano di essere gli ultimi, i peccatori più incalliti dell'umanità (San Francesco d'Assisi non è l'unico esempio, ma il primo di una lunghissima schiera di uomini Santi). Gulio Andreotti non ha tentennamenti, o incertezze riguardo alla sua seconda vita. Cosa dirti? Ci troviamo dinnanzi al primo martire della mafia? Anche questa ipotesi mi sembra molto fantasiosa, visto che l'onorevole con gli uomini della mafia ci ha fatto degli accordi politici e il famoso "bacio" indurrebbe a pensare a ben altro (un patto tra uomini d'onore). Tuttavia le battute di Giulio Andreotti sono entrate nella storia per la loro sagacia e gli uomini politici attuali non sono in grado di ripetere né il suo cinismo, né la sua ironia. Si può dire che la fine politica di Andreotti ha determinato la fine della Prima Repubblica. Le battute sono l'unico rimpianto che mi resta della politica di Andreotti. Ciao, Fabio.

il 08/08/2010 alle 17:20

Sono ancora daccordo con te. Intanto ti auguro un
buon inizio di lavoro.
Sulla destinazione "paradisiaca" di Andreotti non
credo dipenda solo da una sua personale
convinzione, sono più propenso a pensare che
qualcuno "in alto loco ecclesiastico" gli abbia
assicurato il paradiso; ti rammento che Andreotti è
un cattolico molto convinto e praticante, niente di
strano che lui abbia questa convinzione, del resto
ribadita più volte negli anni con un sottinteso al
vaticano. Ti rammento che la Riforma di Lutero ebbe
immediatamente la Controriforma per ribadire il
"POTERE" vaticano in cielo e in terra!

Perciò, non ti meravigliare se Andreotti, e molti
altri picciotti, si ritengono indirizzati in paradiso!

un affettuoso abbraccio
vincenzo

il 08/08/2010 alle 18:32

Ho gradito molto il tono della tua risposta. Tu dici che se Andreotti è talmente sicuro riguardo al suo futuro, qualcuno deve averglielo garantito. Forse qualche prelato, o qualche amico dell'ex partito, oppure da Dio stesso! Non lo sapremo mai. Tuttavia noto che ultimamente gli uomini politici si sentono investiti di un potere soprannaturale: George W. Bush nel suo ultimo mandato, affermò che avrebbe desiderato piangere sulle spalle di Dio, non sapendo che era Dio a piangere di lui. Il presidente del consiglio, affermò di essere l'Unto di Dio, cioè il suo profeta. Ritengo che certe affermazioni siano campo d'indagine della psicologia. Naturalmente la stima di sé è determinante per fronteggiare la sfida politica, ma quando si sale sul piano religioso sono gli umili ad essere graditi al Signore, non i presuntuosi o i folli. Sulla controriforma dovrei ripassare un pò di storia che al momento non ricordo, ma apprezzo i tuoi imput. E' sempre un piacere parlare ccon te. Notte, Fabio.

il 08/08/2010 alle 23:44

In effetti non è nostra competenza il giudizio sulle
persone "spirituali" delle persone del nostro mondo,
però possiamo giudicarne le parole dette e i frutti
ricavati da esse, e per i due politici citati non sono
per niente soddisfatto, anche se, politicamente, per
quanto riguarda Berlusconi, ad oggi non trovo di
meglio che possa decentemente alternarlo!

Un caro saluto

il 09/08/2010 alle 11:48

L'unica alternativa possibile è sempre a destra, poiché la sinistra italiana non morde e non propone. Un caro saluto, sperando bene. Ciao, Fabio.

il 09/08/2010 alle 17:38

Fini mi sta deludendo, vedremo...

il 09/08/2010 alle 20:51